VIDEO Guidonia – Trionfo ad Italia’s Got Talent, Caterina racconta l’origine di un successo

E c’è un paese in subbuglio, in festa, per la giovane cantautrice che, fuori da scuola, saluta e ringrazia i compagni per i tanti complimenti ricevuti.

Terza di cinque figli, papà Rosario sottufficiale dell’aeronautica, la passione per la musica ce l’ha da sempre. Già a cinque anni sogna di impugnare una chitarra elettrica come i migliori divi del rock. “Ma arriva solo per la mia prima comunione – racconta – e anche se era un’acustica me ne sono innamorata, e con lei ho imparato a suonare”. La sua massima ispirazione, a livello musicale, la raggiunge con Sultan of swing dei Dire Straits: “Ho sempre detto a mio padre che il giorno in cui avrei imparato a suonarla sarei diventata una vera cantante”.

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Caterina scrive canzoni in inglese, “perché mi viene spontaneo ed ha un suono più orecchiabile”, spiega. E questa opportunità ce l’ha grazie alla madre Primavera Maria Finaldi, di Londra e insegnante al liceo scientifico Majorana di Guidonia, che fin da piccola le ha insegnato questa lingua. L’idea del talent show le arriva da amici e parenti, e malgrado le titubanze alla fine decide di partecipare: “Offrono una grande opportunità, ma ho scelto questo in particolare per la sua particolarità di mettere a confronto talenti diversi, non solo per i cantanti – spiega -. L’emozione di vedere apprezzato il proprio lavoro poi è stato straordinario”.

 

Quell’albero di ciliegio che simboleggia l’amore “in tutto il suo essere”. Che fiorisce in primavera e muore in inverno. Una metafora di quello che ha vissuto, un amore non corrisposto che, in fondo, le ha dato le emozioni giuste per scrivere questa canzone. “La cosa che più mi ha fatto piacere è stata essere apprezzata come cantautrice, mentre quella più divertente era sentire Frank Matano dire ‘mi sto innamorando di te’. Fantastico”.

 

Caterina è molto apprezzata anche a scuola. Il dirigente scolastico del liceo Isabella D’Este di Tivoli, Antonio Manna, racconta di come si faccia sempre coinvolgere durante la ricreazione “per suonare il piano e cantare”. Per quanto lo studio non la “faccia entusiasmare”, è anche rappresentante di istituto e lo ricorda con orgoglio.

Ma dove si vede tra dieci anni? “Sicuramente su un palco a cantare”.

 

L’intervista completa su Tiburno in edicola da martedì 31 marzo

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