Nell’ atto deliberativo è stato sostenuto che “questa operazione determinerebbe l’irrimediabile dispersione delle specifiche professionalità del Corpo forestale dello Stato non solo quale organo votato alla lotta ai crimini ambientali ed alla tutela degli ecosistemi naturali, ma anche quale indispensabile partner nel complesso sistema di governance del territorio, essendo dotato di una speciale, indiscutibile e storica sensibilità sia per le esigenze di conservazione degli ambienti naturali, sia per quelle connesse allo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni locali con particolare riguardo a quelle delle zone montane e delle aree protette”, rilevando inoltre “l’efficienza e l’efficacia della presenza del Corpo forestale dello Stato nel presidio e nella difesa del territorio nell’interesse del Paese e della comunità locale di Arsoli”.
A sostegno della sua iniziativa, la Giunta comunale di Arsoli ha inoltre considerato che “il Corpo forestale dello Stato, in particolar modo nelle zone rurali, montane e svantaggiate e nelle aree protette, svolge di fatto un ruolo di sapiente armonizzazione nel rapporto cittadino/ambiente/agricoltura attraverso una continua azione di prossimità garantendo un efficace presidio di legalità per la sicurezza ambientale, agroalimentare e la tutela del territorio rurale e montano”.
Nella deliberazione della Giunta comunale di Arsoli è stato pertanto deciso di di chiedere al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, “di scongiurare l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altre forze di polizia, bensì che lo stesso, in un ottica di razionalizzazione delle funzioni, venga rafforzato in termini di organico e di competenze specialistiche”. E’ stato altresì disposto che copia del documento venga inviata anche ai ministri di Agricoltura, Funzione Pubblica e Interno.
Fa. Lo.