Fonte Nuova – Sigilli alla casetta dell’acqua gestita dalla società di Felice Maniero

Oggi un’inchiesta di Report spiega che dietro all’azienda Anyaquae srl che ha installato l’impianto c’è Felice Maniero, il boss della Mala del Brenta, oggi uomo libero con la nuova identità di Luca Mori. Ecco allora che le richieste di spiegazioni dall’opposizione e dai cittadini si fanno sempre più pressanti. Oltre a un problema di legalità e salute a livello nazionale, a Fonte Nuova c’è un serio problema legato alle sponsorizzazioni che non sono state inserite, nonostante qualche commerciante abbia pagato.

 

Blitz del Comune: sigilli alla casetta dell’acqua
fonte nuova casetta acqua 1Lunedì 8 giugno è arrivata una nota congiunta del sindaco Fabio Cannella e dell’assessore all’Ambiente Donatella Ibba, per chiarire alcuni aspetti. “A seguito di quanto appreso dalla trasmissione televisiva Report– si legge nel comunicato stampa – abbiamo immediatamente provveduto, in via precauzionale, a far apporre i sigilli alla casina di distribuzione dell’acqua incaricando la Asl di effettuare le analisi sulle acque. Inoltre abbiamo immediatamente chiesto alla società Anyacquae la convalida della documentazione comprovante il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, del Ministero della Salute, il certificato TIFQ, il certificato NSF e Food Additive Regulations by FDA, la copia del contratto intercorso con la compagnia di assicurazione per la copertura del rischio verso terzi, lasciando indenne l’ente da qualsiasi responsabilità, nonché le analisi dell’acqua specifiche della casetta di cui trattasi sita in Piazza delle Rose, Fonte Nuova, effettuate dalla Asl, come da contratto. La stessa richiesta di conferma è stata perorata all’indirizzo dei Ministeri citati, al fine di garantire ai nostri cittadini la maggiore tutela possibile”.

 

I documenti forniti dalla società Anyaquae
Nella stessa mattinata di lunedì è arrivata la prima documentazione da parte della società Anyaquae con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole del 2012, il via libera del Ministero della Sanità alla messa in commercio dell’impianto del 1992 e la conformità dei filtri. Mancherebbe dunque solo la polizza assicurativa che potrebbe arrivare già stamattina.

L’amministrazione comunale ha contattato la redazione di Report per fornire tutta la documentazione relativa alla casetta dell’acqua.

 

Il “giallo” delle sponsorizzazioni
Secondo la proposta iniziale della ditta, l’accordo con il comune prevede che il privato si faccia carico di tutto: dalla manutenzione agli altri costi, mentre gli incassi verranno devoluti al comune di Fonte Nuova. Il privato, insomma, guadagnerebbe solo sulle sponsorizzazioni. Ossia quello che rimane a oggi come il vero e proprio “giallo”. Qualche commerciante aderì, ma delle pubblicità non ci fu nemmeno l’ombra dell’affissione.
Inoltre sarebbe dovuta arrivare una seconda casetta in piazza Padre Pio a Tor Lupara, ma anche questa non si è mai vista.

 

I costi del servizio
fonte nuova casetta acqua 3Per l’erogazione del servizio, gli utenti hanno dovuto versare una caparra di 5 euro, avendo in cambio una scheda bianca con un chip su cui caricare il credito per acquistare l’acqua. Come detto, per ovviare ai problemi organizzativi iniziali, durante la scorsa estate per un breve periodo le tessere sono state distribuite anche nello studio veterinario di Cannella a Santa Lucia.
Al momento c’è un primo rendiconto di fine 2014, che vede 1.490 euro versate per prelevamento acqua e 1.800 come deposito cauzionale. Il costo del servizio è di 3 centesimi al litro per l’acqua frizzante e 2 per quella naturale. Per la cronaca a marzo di quest’anno il comune di Fonte Nuova ha invitato i possessori delle tessere di cambiarle presso gli uffici ex Col di via Palombarese, regalando 5 euro di carica per i disagi dei mesi precedenti.

I 5 Stelle convocano Commissione di Garanzia e Controllo
Il caso finisce anche in Consiglio comunale dove Valerio Novelli, esponente del Movimento 5 Stelle, ha convocato una Commissione di Garanzia e Controllo per far luce sulla vicenda. Appuntamento mercoledì 17 giugno alle 10 per verificare “gli atti ed il contratto dato con affido diretto”.
“E ci faremo dire – aggiunge Novelli – quali azioni voglia intraprendere l’amministrazione in merito. Sempre che non la mandino deserta”.

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