Con proprio provvedimento del 19 giugno 2015 la Procura della Corte dei Conti della Campania ha accolto le deduzioni presentate da Proietti in merito agli allestimenti scenici per il Teatro San Carlo di Napoli nel Teatro Grande degli Scavi di Pompei.
“Non ricorrono nei confronti dei componenti della Commissione di indirizzo e coordinamento sugli Scavi – si legge nel provvedimento della Procura della Corte dei Conti – elementi idonei a sostenere le originarie contestazioni; ciò in quanto è stato possibile accertare che il Commissario Straordinario della Protezione Civile incaricato degli interventi su Pompei non ha mai sottoposto alla Commissione (della quale, oltretutto, Proietti non faceva più parte essendo andato in pensione) il progetto di variante contestato. La Procura della Corte dei Conti dispone perciò l’archiviazione del procedimento di contestazione nei confronti della Commissione di indirizzo sugli scavi”.
Dal Comune la frecciatina al Pd
“La Procura della Corte dei Conti – dichiarano dal Comune di Tivoli -, dunque, senza neanche chiamarlo in giudizio, ha riconosciuto la piena correttezza professionale dell’operato di Giuseppe Proietti e dell’intera Commissione di cui faceva parte. Vale la pena di ricordare che sulla vicenda, qualche mese fa, le dirigenze regionali e tiburtina del Pd avevano tentato di costruire una maldestra ed ambigua operazione di speculazione politica”.
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