E questi numeri parlano di pazienti che hanno potuto evitato trasferimenti, talvolta lunghi, verso centri ospedalieri attrezzati con l’emodinamica. Come accadeva ormai da molti anni.
Nei mesi di luglio ed agosto le procedure di Emodinamica sono state 151, 112 le angioplastiche coronariche, una angioplastica vascolare periferica delle arterie renali, 73 i pazienti con infarto, 16 i pazienti trattati per angina, 24 i pazienti trattati una seconda o terza volta per completamento della prima procedura effettuata in urgenza. Con una mortalità pari a zero.
“Il servizio, attivato dal primo luglio, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 ed il sabato dalle 8 alle 14, sta facendo fronte all’elevato numero di urgenze che giungono al Dea – Pronto Soccorso di Tivoli – scrivono dall’azienda -. Negli orari non coperti dal servizio dell’Emodinamica, le urgenze sono indirizzate al Dea di II livello di appartenenza”. Ovvero all’Umberto I di Roma.
“Si attendono i dati del 2016 sulla mortalità a 30 giorni dal primo accesso – continua la Asl RmG -. Nel 2012, quando l’Emodinamica è stata aperta per alcuni mesi, questa percentuale è stata sensibilmente ridotta. Il San Giovanni Evangelista è passata da un tasso di mortalità per le problematiche cardiovascolari pari al 33,4 per cento all’1,6% nei mesi del suo finanziamento in via sperimetale” . Con l’aspettativa di ottenere il medesimo risultato di allora.