L’olio extravergine di oliva è una delle tante eccellenze agroalimentari del Lazio e anche un simbolo importante in termini di storia, cultura e sostenibilità. Il 2, 3 e 4 ottobre la Regione portiamo tutto questo all’Expo a Milano. L’obiettivo principale di “Lazio Terre dell’Olio”, un progetto della Regione che rientra in un’iniziativa nazionale più ampia, è proprio quello di valorizzare i territori di appartenenza delle 4 DOP dell’olio del Lazio: Canino, Colline Pontine, Sabina e Tuscia.
In vetrina quattro Dop dell’olio laziale: Canino, Colline Pontine, Sabina e Tuscia nel progetto che vede coinvolti anche Unioncamere Lazio, Cciaa di Viterbo, Rieti e Latina, Arsial, LazioInnova, Azienda Romana Mercati, oltre al Miur, al Mattm e al Mibact con il supporto di Invitalia.
L’olio extravergine di oliva, insieme ai suoi derivati, rappresenta un prodotto regionale tipico d’eccellenza e nel contempo un importante simbolo del territorio in termini di storia, di cultura e sostenibilità.
Protagoniste dell’iniziativa le tradizioni alimentari connesse al tema dell’olio, con l’obiettivo di tutelare la vocazione del territorio, incentivare il turismo e l’ospitalità ricettiva, sostenere le imprese olivo-oleicole ed educare alla corretta alimentazione l’utenza internazionale di Expo 2015. Presso ciascuna area Dop sono stati predisposti dei percorsi turistici tematici e attivati sportelli informativi in cui ricevere informazioni sui siti da visitare e le aziende in cui acquistare l’olio extra vergine di oliva.
Gli itinerari dell’olio Dop laziale
Itinerario DOP Canino lungo il “territorio farnesiano”, in località come Nepi, Ronciglione e Caprarola, per rivivere il Medioevo tra i vicoli tipici, le chiese romaniche e le rocche castellane costruite in posizione panoramica su colline di tufo.
Itinerario DOP Colline Pontine: dalla città dei butteri Cisterna di Latina al golfo di Gaeta passando per le rovine archeologiche dell’antica Norma e il monumento naturale Giardino di Ninfa.
Itinerario DOP Sabina: dalla Sabina romana alla Sabina reatina alla scoperta di Palombara Sabina, Nerola, l’Abbazia di Farfa e il Museo dell’olio di Castelnuovo di Farfa, con diramazione verso le Ville di Tivoli – Sito Unesco.
Itinerario DOP Tuscia: dall’etrusca Tarquinia (con escursione alla necropoli di Cerveteri) al lago di Bolsena e Civita Castellana e al Parco dei Mostri di Bomarzo.