Il blitz
Già Tiburno lo scorso giugno aveva denunciato lo stato di degrado della zona sommersa da rifiuti di ogni tipo. Adesso sul posto sono intervenute anche le guardie del Gruppo Lazio vigilanza Ambientale coordinate dal comandante Emilio Boccalini, che è anche responsabile regionale dell’associazione Accademia Kronos, e coadiuvato dalla responsabile di zona Rosalba D’Angelo. Insieme ai colleghi della Congeav guidati dal comandante Roberto Bonvecchi hanno segnalato la mega discarica abusiva alla Procura della Repubblica di Tivoli e alla Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio.
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La “fiera” di rifiuti di ogni tipo
Tra i cespugli a due passi dei ruderi del casale trovata una vera e propria fiera di immondizia di ogni genere possibile. Decine di lastre di eternit e serbatoi di amianto, una catasta di lana di vetro, depositi di calcinacci provenienti da attività edili, vecchi mobili, frigoriferi e televisori rotti, materassi, pneumatici per auto e mezzi pesanti, e montagne di vetro abbandonate. Una discarica che si estende per gran parte di via Casal di Greppe ma anche all’interno del rudere dove sono stati rinvenuti in particolare pezzi di automobili e una grande quantità di materiali classificati come rifiuti pericolosi, ingombranti e non.
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“Zona di interesse archeologico: installare telecamere”
A riconoscere l’importanza dell’area – si tratta delle prime tracce lasciate dai romani nei pressi dell’antica Nomentum – è lo stesso Boccalini: “La zona ha un’interesse archeologico ambientale perché a Greppe nell’epoca romana vennero costruite le ville appartenenti a celebri personaggi, tra cui si dice quella di Agrippina Minore o Giulia Agrippina, madre dell’imperatore Nerone. Se andiamo ad ipotizzare il significato etimologico del termine “greppe” questa ci fa pensare che sotto il castello del 1600, ci sono i resti della villa romana di Agrippina Minore e proprio per questo dobbiamo intervenire segnalando il tutto alla Procura della Repubblica di Tivoli, alla Sovrintendenza dei Beni Archeologici e al sindaco di Mentana per far ripristinare il prima possibile l’area munendola anche di telecamere e renderla un posto visitabile. Ringrazio le Guardie Zoofile Ambientali Congeav per la fattiva collaborazione e professionalità”.
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Sulla stessa linea di pensiero la responsabile del Reparto tutela archeologica di Congeav, Alessia De Santis: “E’ dovere di tutti noi far consocere all’opinione pubblica questa situazione di degrado – afferma l’ispettrice – useremo tutti gli strumenti che abbiamo per arrivare ad una risoluzione del problema”.