Perché è necessario dotarsi di Autoscan e come funziona?
E’ uno strumento molto efficace e importante, soprattutto dal 18 ottobre scorso, cioè da quando non è più obbligatorio esporre il contrassegno relativo all’assicurazione del veicolo. La targa diventa dunque la carta d’identità del mezzo di trasporto e grazie ad Autoscan le forze dell’ordine potranno verificarne in modo immediato la regolarità. L’operazione richiede la presenza di almeno 4 persone, dunque due pattuglie: la prima sarà posizionata vicino l’apparecchio, la seconda invece a una distanza di circa 500 metri. Una volta rilevata la targa, il congegno, collegato a tutte le banche dati, trasmetterà in un secondo circa le informazioni dedicate, alla squadra collocata più lontana dal dispositivo che dovrà fermare la vettura ed effettuare le verifiche di prassi, dando la possibilità al conducente di contestare l’eventuale infrazione. Ci tengo a sottolineare che il coinvolgimento degli agenti di polizia locale significa che, anche nel 2015, la macchina non sostituisce l’uomo, anzi, sarebbe un bene per la comunità potenziare il corpo della municipale aumentando gli addetti sul territorio.
Costi ed efficienza dell’apparecchio?
Sul mercato ci sono molti modelli diversi, quello che abbiamo scelto noi ha la visione notturna ed è a colori proprio per garantire una migliore riuscita dell’operazione, per un costo superiore ai 10mila euro più iva. In dotazione, oltre allo strumento, sarà necessario un computer/tablet con router per trasmettere i dati. È chiaro che c’è sempre un margine d’errore, le macchinette non sono impeccabili, ma in linea di massima l’affidabilità è molto alta. Il problema che si può presentare è in realtà legato a quelle macchine che, nonostante la segnalazione, non riusciamo a fermare: ecco perché si crea una black list che torna utile quando facciamo i posti di controllo. Poi se dal rilevamento tramite Autoscan e il secondo controllo il conducente avesse ottemperato alle mancanze precedenti, meglio così. Si potrebbe addirittura pensare di comunicare i dati del veicolo irregolare ai colleghi delle zone limitrofe, con questo tipo di collaborazione l’efficienza del servizio sarebbe senz’altro migliore.
In quel caso lo strumento non funziona, perché dovremmo essere connessi con le banche dati estere e ancora non abbiamo questo tipo di collegamento, perciò dobbiamo necessariamente fermarle tutte, facendo fede a quanto riporta l’articolo 207 del Codice della strada, relativo ai veicoli immatricolati all’estero o muniti di targa EE: “Quando con un veicolo immatricolato all’estero o munito di targa EE viene violata una disposizione del presente codice da cui consegue una sanzione amministrativa pecuniaria, il trasgressore è ammesso ad effettuare immediatamente, nelle mani dell’agente accertatore, il pagamento in misura ridotta previsto dall’art. 202. L’agente trasmette al proprio comando od ufficio il verbale e la somma riscossa e ne rilascia ricevuta al trasgressore, facendo menzione del pagamento nella copia del verbale che consegna al trasgressore medesimo”.
di Rara Piol