Monterotondo – Lavoro, ricerca e formazione: Ret.Eretum si amplia

Chi ne fa parte
Oltre all’amministrazione comunale di Monterotondo, fanno parte di Ret.Eretum il Centro Nazionale delle Ricerche, il Centro per l’impiego, il Consorzio Area industriale, tutte le scuole secondarie superiori di Monterotondo, il Centro di formazione professionale “don Liegro”, il Centro permanente di Istruzione per adulti, le organizzazioni di categoria dell’artigianato, delle piccola e media impresa, delle cooperative e dei coltivatori diretti, il Centro di servizio per il volontariato del Lazio, le cooperative sociali “Folias” e “Il Pungiglione”, ed è aperta alla possibilità di future adesioni di altri soggetti, pubblici e privati, che perseguano i medesimi obiettivi.

“Con la sottoscrizione del nuovo protocollo d’intesa – afferma l’assessore alle politiche del Lavoro Alessandro Di Nicola – la rete territoriale si è intanto ampliata alla partecipazione di altri soggetti qualificati e, soprattutto, ha definito dettagliatamente i ruoli, le azioni specifiche e gli interventi congiunti che ogni partecipante ricopre e svolge nell’ambito di questo progetto corale di governance”.

“Un progetto – aggiunge l’assessore alle Attività produttive Marianna Valenti – che ha senza’altro il suo punto di forza nella pluralità e nella qualità delle eccellenze territoriali, dal livello del suo tessuto imprenditoriale e artigianale all’ampia e qualificata offerta formativa, dalla vivacità e dal radicamento delle esperienze cooperativistiche e del volontariato alla pluralità dei servizi territoriali e alla presenza di centri di ricerca di rilevanza nazionale. Un progetto in grado di innescare un processo virtuoso in linea con le più avanzate opportunità offerte dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria”.

“Il perdurare della crisi e la crescente, conseguente situazione di emergenza socio-economica – conclude il sindaco Mauro Alessandri – mette fortemente a rischio la coesione sociale anche in territori come il nostro, tradizionalmente dotati di strumenti di compensazione. L’obiettivo che ci prefiggiamo è allora quello di rispondere alle difficoltà con strategie comuni, alle quali possono contribuire tutti i protagonisti, sia pubblici sia privati, che per sapere, prerogative e potenzialità hanno il ruolo e la capacità di contribuire ad un processo che non sia solo di tenuta ma anche di sviluppo, immediato e futuro. Il mondo della scuola, quello della ricerca e quello dell’impresa, il terzo settore e il volontariato sociale, le rappresentanze sindacali e di categoria, da oggi collaborano, in una rete organica di azioni e sinergie, ad un progetto di governance concertato e partecipato, di vicendevole utilità e al servizio del territorio”.

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