“Un ‘sì’ per chiedere la cancellazione della norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le dodici miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo, promosso da nove regioni italiane”, scrivono i promotori.
Giovedì i componenti del neo costituito comitato “No Triv Monterotondo” hanno effettuato un sit-in alla stazione dello Scalo, con un volantinaggio e con l’affissione di due striscioni. Il primo posizionato sul parcheggio della stazione e l’altro a lato di via Martiri di via Fani.L’obbiettivo era quello soprattutto di informare i cittadini del referendum, provando anche a rispondere a domande e perplessità. Tra le ragioni sostenute dal comitato che promuove il ‘sì’ c’è “l’opposizione ad una politica energetica basta sul petrolio”. “Il tempo delle fonti fossili è scaduto”, si legge in una nota. Tra i sette motivi per votare “sì”, il comitato eretino ricorda: tutela dell’ambiente e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, che impiega circa 80mila addetti in Italia.
Monterotondo – “Ferma le trivelle, il 17 vota si”, la dimostrazione a favore del referendum
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