Grande cuore in campo della Tivoli, ma regge la diga del Campagnano

In uno stadio Ripoli ribollente di passione e colorato di amarantoblù il Campagnano ha resistito fino al 93° mantenendo il punto di vantaggio che aveva alla vigilia. Fa niente che dal 20° della ripresa in poi gli ospiti non siano più usciti dalla loro metà campo, la capolista si è mantenuta tale sfoderando un catenaccio super blindato con tutti gli uomini dietro la linea della palla.
I giocatori applaudono i tifosi
La Tivoli ha fatto quello che doveva fare, ha cercato di mantenere la calma, ha girato la palla sulle fasce ma la fortuna non gli è stata amica specie al 93° quando in spaccata un attaccante tiburtino ha sfiorato il palo dando alla tribuna l’illusione del gol. E’ stato un grande pubblico quello del Ripoli, è stata grande la Tivoli 1919 in questa stagione che al novantanove per cento dovrebbe portare questa squadra in Promozione. Dal portiere Grieco a Maretto, da Lanciano a Urbani, da Di Somma a Di Cesare, a Mazzei, Di Brango, Marcellitti, Pulicani, Luciano, Cavaliere, bomber di grande precisione, a Faienza, a D’Arcangelo, fino a tutti i giocatori impiegati, è stata una grande stagione per tutti. Grande impegno, grandi sacrifici. E’ stato bravo l’allenatore D’Aniello a plasmare la squadra in maniera tale da farla diventare la più prolifica del girone. Serviva un segnale alla città, serviva riaccendere l’entusiasmo e questi giocatori lo hanno fatto. Un plauso alla dirigenza della Tivoli 1919 che ha compiuto questo grande lavoro, dal presidente Simone Solini a Umberto e Sebastiano Raimondi, a Giuseppe Sabucci, Amato Caponera, Maurizio Timperi, Stefano De Luca e tutti quelli che hanno collaborato. La Tivoli 1919 è tornata, il calcio regionale ne aveva bisogno.

Sergio Toraldo

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