Domenica 12 giugno a mezzogiorno sono scaduti i termini per dichiarare gli apparentamenti e non ci sono novità. Benedetti ha sempre dichiarato che non ci sarebbero stati in nessun caso, per la Rendini erano davvero pochi i margini di manovra visto che non c’erano pezzi sparsi di centrosinistra al primo turno. Diverso sarebbe stato, per esempio, se fosse andata al ballottaggio la Plebani, visto che il centrodestra avrebbe potuto provare a rimettere insieme qualche pezzo andato diviso.
GLI APPUNTAMENTI PER LA CHIUSURA
Per i sostenitori di Marco Benedetti, appuntamento per la chiusura della campagna elettorale giovedì 16 giugno a Castelchiodato in piazza Matteotti a partire dalle ore 18,30. Il giorno dopo, venerdì 17, appuntamento in via Sturzo sempre alle 18,30 per la chiusura nello stesso posto in cui è stata chiusa la campagna elettorale del primo turno. D’altronde la scaramanzia di venerdì 17 è legittima.
Maria Rendini chiuderà la campagna elettorale sempre venerdì 17 giugno in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. A partire dalla ore 17 ci sarà una festa in piazza con comizio finale con laboratori creativi e giochi per bambini, musica fino a tardi.
CHI ENTRA IN CONSIGLIO
Sia in caso di vittoria dell’uno che dell’altro, ci sarà un rinnovamento netto del consiglio comunale rispetto agli ultimi anni. Nel caso di vittoria di Maria Rendini, gli unici consiglieri comunali confermati sarebbero il presidente del consiglio comunale Adelaide Rotolo e Walter Midei. La palma del più votato è andata a Mauro Galafate, il direttore della banda musicale Giuseppe Verdi di Castelchiodato, insieme alla giovane Michela Moriconi, con cui ha fatto “coppia” come candidatura. Entrambi sono espressione di Castelchiodato, come d’altronde il candidato sindaco Rendini, e dunque potrebbero garantire quella rappresentanza che è mancata nell’ultima legislatura Lodi. A seguire Simona Bartolino, figlia del presidente della Pro Loco Alfredo, il giovane imprenditore Domenico Di Federico, Massimo Cifola, politicamente vicino alla Rotolo e Lorelaide Mercante.
Sempre in caso di vittoria, entrerebbero due consiglieri della lista Nomentum, che in caso di sconfitta resterebbe a bocca asciutta. Si tratta della capolista Fiorella Di Natale, commerciante laureanda in Giurisprudenza e Daniele Nicolai.
In caso di vittoria di Marco Benedetti, entrano dalla lista di “Uniti per Mentana”: Leandro Brunacci, dipendente del Cnr, la giovane Eleonora Galossi, lo storico Mister mentanese Pino Capria, Noemi Mennoni coordinatrice delle majorettes, e Valerio Capomagi geometra figlio dei tabaccai di via 3 novembre e direttore sportivo dell’Asd Mentana.
Dentro “Mentana Nostra” spiccano le 534 preferenze personali di Matteo Alesiani, più votato in assoluto, che però rimarrebbe fuori in caso di sconfitta. In caso di vittoria, invece oltre a lui, entrerebbero anche Laura Lucentini, Gloria Tabanella, ventenne figlia del presidente della Confraternita di Sant’Antonio Abate Tonino, comandante dei vigili di Palombara Sabina e Michela Fioroni imprenditrice del settore turistico e figlia del presidente del comitato per Casali Omero.
Dentro anche Barbara Bravi, prima della terza lista denominata “Bene Comune”.
Tra i banchi dell’opposizione, già sicuri di un posto i candidati sindaco Arianna Plebani (centrodestra), David Perria (Movimento 5 Stelle) e Francesco Petrocchi (Impegno per Mentana), oltre al più votato della lista di Forza Italia Giancarlo Coltella (405 preferenze personali).
Nel numero di Tiburno in edicola c’è stato un errore nella composizione del consiglio comunale, in caso di vittoria di Maria Rendini. Entrerebbero 8 del Pd e 2 della civica Nomentum (vedi la grafica).