“Ribadisco la mia totale estraneità alla vicenda – dice Vincenzi attraverso una nota -, sicuro di aver sempre operato nella più assoluta correttezza e nel pieno rispetto della legge come potrò ampiamente dimostrare.
Tuttavia – continua -, a tutela dell’istituzione regionale e del mio diritto alla difesa, ho deciso di rassegnare le dimissioni da presidente della commissione Bilancio e di auto sospendermi dal Partito democratico. Quando cinque mesi fa ho accettato l’incarico, non avevo ricevuta alcuna comunicazione giudiziaria. Oggi che questa condizione è venuta meno, preferisco fare un passo indietro per serietà e rispetto nei confronti dei tanti cittadini ed elettori che mi hanno dato la fiducia, del Pd, dei colleghi d’aula e del presidente Nicola Zingaretti”.
Il nome di Vincenzi emerse nelle carte dei Ros nella seconda “ondata” di Mafia Capitale, quando l’ex
A distanza di un anno, il suo nome si aggiunge alla già lunga lista di indagati per quel “Mondo di Mezzo” per cui la Procura della Repubblica di Roma continua a lavorare.
“Confermo la mia più assoluta fiducia nei confronti della magistratura – conclude Vincenzi – e sono certo che potrà essere facilmente accertata la correttezza del mio comportamento”.
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