“Siamo stufi, ogni volta è così”, spiega la casalinga 60enne che vive al civico 39. Sul posto è dovuta intervenire una squadra di Vigili del Fuoco di Villa Adriana per domare le fiamme, data la condizione di abbandono che interessa quel tratto di terreno.
Una situazione di degrado e incuria che, soprattutto nella stagione calda, diventa un pericolo costante per la presenza di animali selvatici, come serpi e topi, e che purtroppo lascia spazio anche all’inciviltà di tutti coloro che lo ritengono il posto adatto per l’ennesima discarica abusiva.
La signora Manetti è molto preoccupata e si domanda: “E se non fossi stata in casa quel momento che cosa sarebbe successo?”. Una domanda legittima considerando la poca distanza tra il canneto e le abitazioni, insomma stavolta ci ha pensato la fortuna, e l’intervento tempestivo della casalinga armata di tubo per l’irrigazione, ma per il futuro?
(Nella foto a sinistra Patrizia Manetti dopo aver spento l’incendio)
Non è la prima volta che i residenti, oltre alla famiglia Manetti, lanciano segnalazioni a chi di dovere ma che –dati alla mano- non trovano riscontro pratico. In un esposto del 30 luglio del 2009 gli abitanti di via Colle Ferro 15, 37 e 39 comunicavano agli uffici Ambiente U.I. Ecologia e Verde Pubblico del Comune di Guidonia un quadro già stabile:
“Esiste un appezzamento di terreno tenuto incolto da molti anni, divenuto persino inaccessibile. Tanti sono gli arbusti, gli sterpi, i cespugli. Un fitto canneto si è impadronito dell’intero appezzamento dove topi, serpi e chissà quanti altri animali vi trovano rifugio. Negli anni, la situazione è divenuta indecorosa per la stessa via Colle Ferro e molto preoccupante per le abitazioni confinanti, soprattutto alla sventurata ipotesi di un incendio”.
La “Sventurata ipotesi di un incendio” si è verificata non una ma due volte e anche la prima volta si era imposta la necessità di un intervento dei Vigili del Fuoco, altro segno che la situazione è fattivamente notoria. La stessa Patrizia Manetti ha presentato un altro esposto quattro anni dopo, il 14 giugno del 2011 informando nuovamente il Comune circa la presenza di animali selvatici e del rischio incendio. Nessuna risposta dalle Autorità ma, anzi, sono tornate di nuovo le fiamme. Puzza di bruciato, rischio esplosione per via delle auto parcheggiate a ridosso del lotto e scongiurata ipotesi del propagarsi dell’incendio fino a lambire le case poco distanti. La signora Manetti si è lanciata col tubo del giardino per evitare il peggio, un gesto coraggioso che nasconde anche tanta stanchezza, quella dell’essere cittadini inascoltati, abbandonati e costretti ad autosalvaguardarsi.
di Al. Cri.