Il terzo giorno prevede una visita a Bard, uno dei forti più importanti d’Italia in cui si può salire nella torre più alta con 4 ascensori di vetro che consentono una vista magnifica. Il quarto giorno è riservato alla Val di Cogne e al Gran Paradiso, una delle località sciistiche più famose d’Italia. Il quinto giorno meritano una visita i due castelli di Fenis (in foto) e Ussel, dove potrete ammirare due stili completamente diversi: uno è stato eretto a scopo celebrativo e l’altro difensivo. L’ultimo giorno è da dedicare al ghiacciaio del Miage e al lago Miage ai piedi del Monte Bianco, il punto d’origine da cui nasce la Dora Baltea, il fiume più grande della Valle d’Aosta.
Curiosità: nei dintorni di Aosta ci sono più di 200 castelli, molti sulle rive della Dora Baltea, che offrono scenografici paesaggi.
Attività: tutta la regione è attrezzatissima, c’è possibilità di fare rafting sulla Dora Baltea, percorsi nei parchi avventura, attività di escursionismo e passeggiate a cavallo.
Cosa mangiare: il tipico “hamburger Valdostano” di carne di mucca al sangue, e il liquore Génépy, ottenuto dall’infusione in alcol della Genepy, pianta che cresce rigogliosa lungo le pendici montane.
Ci sono scenari che ti catapultano tra le nuvole come il Sentiero degli Dei, Fiordi simili a quelli norvegesi unici in Italia e meravigliosi borghi caratteristici.
Itinerario: pernottare a Agerola o Furore e spostarsi ogni giorno per scoprire i borghi della costiera e i Monti Lattari, la catena che ricopre la penisola sorrentina. Un giorno va dedicato al Sentiero degli Dei da Bomerano a Positano: si può percorrere a piedi e poi tornare con il traghetto lungo la costa per ammirare il panorama prima dall’alto e poi dal mare. Un’altra tappa obbligata è la città di Amalfi e una visita alla Valle delle Ferriere, dove si trovano tantissimi mulini ad acqua che nel 700 venivano usati per la produzione di carta. Infine immancabile è la visita ai pittoreschi borghi della costiera, consigliati Atrani, Ravello e Positano.
Curiosità: dal fiordo di Furore è una delle tappe in cui si svolge il campionato nazionale di tuffi di alta quota da 35 metri.
Cosa mangiare: ovviamente la pizza napoletana, la mozzarella di Bufala e il limoncello!
Cosa portare: costume, occhiali da sole
PARCO NATURALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE
Itinerario: si può soggiornare alcuni giorni a Civitella Alfedena o a Barrea e da lì spostarsi a piedi o in bus scegliendo i percorsi del parco per gite nella natura e nei boschi.
Attività: passeggiate tra la camosciara e il lungolago sia a piedi che a cavallo, visite all’area faunistica del lupo, al musei del lupo a Civitella Alfedena o al museo della transumansa a Villetta Barrea, dove c’è la foresta umida dei cervi.
Da assaggiare: arrosticini , gli “Orapi” (spinaci di alta montagna), la Genziana
Curiosità: l’Orso Marsicano è una sottospecie unica in Europa che si è formata dall’orso bruno europeo quando la Marsica è rimasta isolata dopo lo scioglimento dei ghiacciai. Fino a 10.000 anni fa la zona del parco nazionale del Lazio Abruzzo e Molise era ricoperta di ghiacciai, come testimoniano i tanti “cerchi glaciali” che si possono ammirare in questa zona. Sotto Barrea c’era la linea Gustav durante la II guerra mondiale.
Da mettere in valigia: Fotocamera, binocolo, scarponi, giacca a vento per la sera.
CONSIGLI UTILI per una gita in natura in tutta sicurezza
• Controllare sempre il meteo prima delle uscite
• Avere con se sempre carta escursionistica e bussola
• Chiedere a persone del posto lo stato dei sentieri prima di partire
• Lasciar detto a casa dove si va il più precisamente possibile e portare un telefono