In particolare la parte di Alessio è stata incentrata sull’interpretare dei frammenti di vita quotidiana del piccolo Rocco che nella storia è il figlio adottivo di una coppia omosessuale, portata in scena da Stefano Fresi e Massimiliano Vado. Alessio di fronte alla cinepresa si è dunque prodigato nel preparare delle polpette, nel giocare con la propria sorellina e nel rincorrersi e litigare con quest’ultima mentre i due genitori tentavano di appianare la discussione.
“La scena delle polpette è quella che ricordo meglio,” -ha raccontato Alessio parlando della sua giornata sul set- “mi sono divertito a essere Rocco. Per me è come un gioco, ma ho avuto comunque delle istruzioni da seguire che mi hanno dato.”Maria Teresa, com’è iniziato questo percorso per Alessio?
“Tutto è iniziato quando lo abbiamo iscritto a un’agenzia di casting per film, pubblicità e fiction. Dopo provini e spot è stato scelto per interpretare il giovane Raffaello. Era una scena muta, in cui era la voce del pittore a narrare. Alessio si è entusiasmato dell’ambiente del set, lui è piaciuto agli addetti ai lavori, e pochissimo tempo dopo è stato selezionato per Nove Lune e Mezza.”
Da genitori, come avete vissuto questa seconda esperienza sul set? Il contesto del film era decisamente diverso.
“Siamo stati un giorno solo sul set ma è stato molto concentrato! Basti pensare che in un solo giorno hanno girato tutte le scene in cui compariva Rocco. Anche perché i bambini non possono stare molte ore a registrare. Abbiamo trovato un ambiente decisamente tranquillo e umano e veramente tutti i membri dello staff, dalla regista agli attori, sono stati veramente molto disponibili e comprensibili sia nei confronti di Alessio che nostri.”
Guardando al passato, avreste mai immaginato come genitori che un giorno Alessio sarebbe arrivato due volte sul grande schermo?
“Sinceramente no, non ce lo aspettavamo, è avvenuto tutto così in fretta in poco tempo. Tra set fotografici iniziati quasi per gioco quand’era piccolo fino ad arrivare poi ai provini, abbiamo capito che fosse portato. E’ una propensione naturale perché in famiglia nessuno ha mai intrapreso questa strada ne aveva qualcuno che potesse dargli spunti. Un po’ come spesso accade nella vita, certe cose vengono da se. Oggi Alessio ha anche chi lo segue, come nel caso di Anna Maria Amici, che lo accompagna passo passo in questi mondo annotando anche i cambiamenti. Dalla caduta di un dentino a un nuovo taglio di capelli.”
Come famiglia pensate che possa esserci un futuro dietro questa professione?
“Secondo me è presto per dirlo, anche perché lui è ancora piccolissimo. Lui però vorrebbe farlo. Come genitori gli abbiamo detto che deve studiare tanto, per ora è un bambino e quindi è quasi un gioco, ma lui dice che ne è consapevole e vuole divenire un grande attore. Per ora studia le parti, io le leggo e lui le impara. In futuro è probabile che inizierà una scuola di recitazione, quanso avrà imparato bene a leggere e scrivere. A lui piace molto anche fare i provini, perché ha modo di imparare e recitare. Che lo prendano o meno per lui è secondario, è già felice di averlo fatto.”
Alessio, da grande vorresti continuare a fare l’attore o vorresti magari fare il regista?
“No, voglio fare solo l’attore. Mamma dice sempre che è una strada lunga, in cui bisogna studiare, ma a me piace. Da grande voglio essere un attore come Marco Giallini. Lui è il mio preferito.”
C’è un genere di film che ti piace più di altri?
“Ultimamente mi stanno piacendo i film di Carlo Verdone e della Sora Lella. Mi piacciono anche i film paurosi. Vorrei recitarne uno, però mi piacerebbe fare il buono!”
Alessio, un’ultima domanda, perché ti piace essere un attore?
“Per ora lo vedo come un gioco. Mi piace perché sul set posso essere chi voglio. Un supereroe, un mostro, il protagonista di un’avventura. Il mio sogno è fare un film come pilota della formula 1. Vedo i gran premi e vorrei interpretare un pilota. Il mio idolo è Sebastian Vettel.”
di Eugenio Nuzzo