IL CASO SUL CORRIERE DELLA SERA – Ne ha parlato ieri, martedì 16 gennaio, Gian Antonio Stella in un articolo dettagliato sul Corriere della Sera elencando i timori di archeologi e ambientalisti preoccupati dalla vicinanza della discarica ai tesori di Villa Adriana e del castello di Corcolle.
I QUESITI POSTI DA W TIVOLI – Oggi, mercoledì 17 gennaio, il movimento civico W Tivoli riprende nuovamente l’argomento raccontando la vicenda in un post su Facebook.
In sostanza, sono in corso lavori all’interno della cava ma le vasche secondo W Tivoli “Sono già pronte dal 2009 per ricevere le terre di scavo dei lavori della Metro C di Roma. Rifiuti inerti mai arrivati”.
Tutto l’articolo di Stella verte proprio sul tipo di rifiuti che dovrebbero arrivare all’interno della cava di pozzolana, ovvero quelli inerti provenienti dalle zone terremotate come Amatrice o Accumoli. Insomma, si tratterebbe di macerie, così come spiegato al CdS da Simonpietro Salini per conto della proprietà.
Non ci sono però comunicazioni ufficiali pervenute al Comune di Tivoli ma il movimento civico W Tivoli spiega:
“Dalla Regione informazioni non ufficiali parlano di pratica autorizzativa in corso”.
Alla luce delle informazioni raccolte W Tivoli si chiede: “Perché in tutta segretezza? Perché proprio lì e così lontano dalla zona terremotata? Saranno macerie certificate e quindi senza amianto? Chi garantirà e controllerà cosa verrà scaricato? A fare i trasporti saranno ditte sicure e trasparenti?
Non siamo contrari alle macerie del terremoto, per il principio della solidarietà ma esigiamo che il Comune di Tivoli possa avere voce in capitolo sui controlli e che non si scarichi di notte!”
E ancora:
“Se la regione fa sapere informalmente che non ci sono ancora autorizzazioni ma è in corso un procedimento autorizzativo come mai il proprietario della cava ha già una certezza tale da fare investimenti su fari, scavi, telecamere, container abitabili? Forse vale ancora l’autorizzazione che aveva dal 2009 che scade ad ottobre 2019? Nelle foto il confronto tra il 2012 ed oggi”.
Il movimento civico ha allegato due immagini, rispettivamente del 2009 e del 2012:
IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE MARCO VINCENZI – “Sono fermamente contrario a qualsiasi ipotesi di discarica vicino alla Villa di Adriano. Un sito di interesse storico e ambientale, di rilievo internazionale, patrimonio dell’Unesco, merita la massima tutela e sarebbe inaccettabile l’ipotesi, paventata da alcuni media, di realizzare in prossimità della Villa un’area attrezzata a ricevere rifiuti”.
“Vogliamo capire come stanno esattamente le cose – continua Vincenzi – attraverso un immediato accesso agli atti e utilizzando tutti gli strumenti legali per avere il quadro esatto della situazione. Ribadisco, fin d’ora, comunque, tutta la mia contrarietà ad una eventuale sito per lo stoccaggio dei rifiuti vicino alla Villa. Ma se questa ipotesi, che mi auguro sia solo una boutade – conclude Vincenzi – fosse confermata, non rimarremo indifferenti e faremo di tutto per contrastarla”.