Mentana – Cimeli “spariti”, continua il botta e risposta tra Benedetti e Guidotti

Guidotti spiega che “Non esiste un unico inventario dei cimeli – e ancora – ve ne è uno successivo datato 1998 redatto dal Comune di Mentana al momento della presa in consegna del Museo da parte della Associazione”. Il punto dell’ex direttore è che la ANVRG ha assunto la gestione dal 1998 e “Nulla può sapere quanto accaduto precedentemente”.

Qualche esempio tra i cimeli mancanti: “Soldatino proprietà privata del professor Guidotti” o anche “cappello di proprietà del professor Guidotti”. Su Tiburno del 23 gennaio l’approfondimento completo della versione di Guidotti.

 

In data odierna, arriva una ulteriore risposta dal Comune di Mentana, eccola completa di seguito:

 

“Ci pare doveroso ristabilire la verità circa l’articolo con intervista rilasciata dal Sig. Guidotti.
Abbiamo premura di premettere che qualsiasi comunicato rilasciato sulla questione Museo Garibaldino non menzionava il gestore e quindi siamo rimasti stupiti, anche per i motivi che andiamo ad elencare qui di seguito, dall’intervista rilasciata dal Sig. Guidotti:

1) PER QUANTO RIGUARDA L’INVENTARIO: l’unico esistente presso il Ministero dei Beni Culturali è quello redatto dal Comune nel 1995.

2) PER QUANTO RIGUARDA L’INVENTARIO DI CONSEGNA DEL MUSEO A GUIDOTTI: da quello che leggiamo nell’articolo risale al 1998; abbiamo chiesto all’ANVRG nella persona del Sig. Guidotti, quale presidente della sezione di Mentana, di produrre informazioni di “ogni documento utile alla corretta definizione del patrimonio museale” e un inventario aggiornato alla data del 30 giugno giorno precedente l’inizio dei lavori di ristrutturazione e della nuova inventariazione (Prot. 31262 del 15/12/2017). A tale richiesta il Sig. Guidotti non ha mai risposto ( nota pubblicata sul sito del museo).

3) PER QUANTO RIGUARDA I CIMELI NON RINVENUTI NEL CENSIMENTO 2017: sono quelli non rinvenuti dal confronto col catalogo del 1995.
In merito all’articolo, si legge che una parte dei cimeli siano di proprietà di Guidotti. Questo non è possibile per i cimeli scomparsi, visto che la custodia del museo da parte del Sig. Guidotti inizia dal ’98. Come è possibile che siano di sua proprietà cimeli catalogati come proprietà comunali nel 1995? Perché non ci ha comunicato nulla a riscontro della nostra nota?
Mai abbiamo dubitato della buona fede del Sig. Guidotti, tanto che mai è stato citato nei nostri comunicati il suo nome; ma il contenuto dell’articolo ci sconcerta e ci allarma, tanto che lo trasmetteremo alle autorità competenti, dando seguito all’azione già intrapresa nei giorni scorsi (trasmissione al Ministero e comunicazione alle Autorità Giudiziarie).

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4) PER QUANTO RIGUARDA I CIMELI IN PESSIMO STATO: dal 1998 al 2017 il Comune di Mentana, con i soldi della Comunità mentanese, ha provveduto a stanziare somme che servivano anche “alla manutenzione dei cimeli in dotazione, alla loro conservazione ed eventuali restauri, sia dei cimeli, sia delle teche di contenimento, pulizia delle teche” (art. 4 lettera “c” della Convenzione). Ovviamente non tutti i cimeli potevano essere restaurati; basti pensare che il restauro di una sola camicia costa circa € 2.000,00. Ma è pur vero che oggi le camicie sono state trovate in condizioni non idonee e indecorose.
Solo negli ultimi 6 anni, il Comune ha stanziato e pagato circa € 68.000 all’associazione di cui è presidente il Sig. Guidotti, che servivano appunto, così come stabilito nella convenzione, oltre alla gestione del museo, anche e soprattutto al restauro dei cimeli.

5) È FALSO CHE NON CI SIA STATO UN INCONTRO TRA IL SINDACO E IL SIG. GUIDOTTI: per modernizzare e rilanciare il museo, l’11 gennaio 2017, l’Amministrazione Comunale si incontrava e si accordava con l’ANVRG, rappresentata dal Sig. Guidotti, su tre questioni fondamentali:
Viste le difficoltà manifestate dal custode nell’espletamento di alcuni aspetti burocratici e gestionali, l’Amministrazione Comunale riprendeva in carico alcuni adempimenti previsti nella Convenzione, riducendo contemporaneamente da € 13.500,00 a € 3.500,00 l’onere della stessa;
L’Amministrazione si impegnava poi ad investire i soldi risparmiati dalla convenzione, più altri, nella ristrutturazione di un bene fondamentale per la cultura e la storia della nostra Comunità quale è il Museo ( come poi abbiamo fatto. Il nuovo museo è visibile a tutti);

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Infine, per rispettare quello che la normativa richiede ad un Direttore di Museo, tanto da poterlo inserire all’interno del “circuito museale regionale” (cosa mai fatta fino ad oggi), è necessario individuare la figura di un direttore con determinati e ben specificati titoli di studio e requisiti. La figura necessaria non era quella di Guidotti, ma per rispetto e per gratitudine, in quello stesso momento e in quella stessa sede veniva proposta la dirigenza onoraria al Sig. Guidotti.
Certo è che le notizie ricevute in seguito alla nuova catalogazione, che riferivano la mancanza di alcuni cimeli e il pessimo stato di conservazione degli stessi, hanno fatto sì che fosse necessaria un’azione rapida al fine di tutelare il bene e l’interesse pubblico.
Con amarezza siamo costretti ad emettere questa nota, perché mai avremmo pensato che le nostre richieste ufficiali (Prot. 31262 del 15/12/2017), che non avevano avuto risposta dal Sig. Guidotti, avrebbero poi avuto risposta non ufficiale, ma a mezzo stampa, da parte dello stesso. E che addirittura potessero riportare informazioni tanto pesanti da richiedere un’ulteriore comunicazione al Ministero e all’Autorità Giudiziaria”.

 

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