Fonte Nuova – Giada Candolfi – VF – I.C. Sandro Pertini

Dottor Di Fabio ,Lei è molto conosciuto nella zona. Quanto tempo è che esercita la sua professione?
Dopo aver terminato il servizio militare, ho iniziato all’età di 28 anni e sono ora arrivato a ben 40 anni di servizio.

Qual è la sua specializzazione?
Mi sono specializzato in medicina interna e ora sono medico di base qui nel comune di Fonte Nuova. Nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere e aiutare molte persone.

Oltre alla professione di medico si dedica ad altre attività?
Si! Dopo il lavoro svolto nel mio studio medico, mi piace scrivere articoli di giornale, sempre relativi ad argomenti medici. Infatti da poco ho terminato il mio ultimo articolo dal titolo “Il lavoro” pubblicato sulla rivista “Hinterland”. L’articolo parla delle problematiche sanitarie nell’ambito lavorativo.

Ha già in mente un nuovo articolo da scrivere?
Si, sto lavorando sul prossimo articolo dal titolo “Educazione sanitaria”.
Ho in mente un progetto che mi piacerebbe realizzare, anche con l’aiuto del comune che spero mi sostenga. Lo scopo è di mettere a conoscenza tutti, a partire dalle scuole elementari fino alle superiori, dell’importanza che ha la prevenzione medica, che è alla base di una buona salute. La mia idea è di mandare una volta al mese nelle scuole un medico in pensione che educhi i ragazzi alla prevenzione.

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Rinnoverebbe il sistema ospedaliero?
Ho partecipato anche ad una trasmissione televisiva su un canale privato, dove ho parlato di come sarebbe interessante rinnovare il sistema ospedaliero, che ormai risulta essere superato dal punto di vista igenico-sanitario.
Ogni reparto dovrebbe avere un ingresso collegato al suo parcheggio e ogni visitatore o paziente, dovrebbe indossare i calzari prima di entrare in reparto, per evitare contaminazioni. Questo permetterebbe di non far entrare tutte le tipologie di malattie dallo stesso ingresso, come invece accade purtroppo oggi, dove c’è uno scambio di batteri significativo. Un esempio può essere il “Gemelli” che è un grande ospedale, ma potrebbe migliorare l’aspetto igenico-saniario.

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Si ricorda di un evento particolare che ha vissuto durante la sua carriera?
Il mio ricordo più intenso è rivolto al giorno in cui, ancora studente, sono andato con in professor Mandelli nel reparto dei bambini leucemici, la loro sofferenza mi è rimasta nel cuore.

Consiglierebbe anche a me di fare questo lavoro, visto che il mio sogno è diventare una scienziata?
 Si, dà molte soddisfazioni, nonostante il grande sacrificio .

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