Il 30 aprile ne erano stati acquistati quattro insieme a 100 mascherine per un importo pari a 990 euro. Che fine hanno fatto i Thermo Scanner comprati coi soldi dei contribuenti? Se lo chiedono i dipendenti comunali di Guidonia Montecelio che durante l’emergenza Covid-19 non sono mai stati sottoposti alla misurazione della temperatura corporea, come previsto dal protocollo siglato il 14 marzo da Governo, sindacati e imprese per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.
E’ soltanto uno dei tanti risvolti alla notizia diffusa stamane, mercoledì 10 giugno, dal sito Tiburno.Tv sul vigile urbano risultato positivo al Coronavirus insieme ad otto familiari, tra cui l’anziano padre ricoverato al San Raffaele Pisana di Roma dove è scoppiato un nuovo focolaio.
A confermare la mancata misurazione della febbre è l’agente Alfredo Pensato, rappresentante sindacale della Usb e delegato alla sicurezza dei dipendenti sui luoghi di lavoro. “Il Comando della Polizia Municipale – spiega Pensato – non è stato dotato del Thermo Scanner, per cui nessuno è mai stato sottoposto al controllo della temperatura”.
Stessa situazione a piazza Matteotti, nella Sede Centrale dell’Ufficio Anagrafe, all’Ufficio Protocollo e all’Ufficio Messi, gli unici che hanno sempre lavorato dall’inizio della pandemia, a differenza di tutti gli impiegati degli altri settori come Urbanistica, Finanze, Servizi sociali, rimasti a casa in modalità Smart Working. Insomma, chi non ha mai abbandonato il posto di lavoro è stato letteralmente mandato al macello a differenza di chi è stato demandato al cosidetto “lavoro agile”.
L’unico Thermo Scanner dei 4 acquistati è in dotazione alla portineria dell’ingresso principale, quello attraverso il quale si accede alla Segretaria generale e all’ufficio del sindaco Michel Barbet: in questo caso la temperatura viene misurata agli ospiti del primo cittadino. Dopo la pubblicazione della notizia del vigile urbano contagiato da parte di Tiburno.Tv lo stesso Barbet ha disposto la chiusura di tutti gli uffici oltre ai tamponi a tutti gli agenti, e in via precauzionale, a tutti i dipendenti a contatto con il pubblico, in particolare quelli dell’Anagrafe.