TIVOLI – Omicidio in frutteria, perizia psichiatrica per l’assassino

La Procura dispone l'incidente probatorio per Ahmed Badr, il 20enne egiziano che a Villa Adriana ha ucciso Said Elkoumy. Il Cim: "Paziente affetto da sindrome schizofrenica paranoide"

Le sue dichiarazioni davanti ai magistrati devono aver lasciato più di un dubbio. Un dubbio alimentato anche dalle relazioni mediche pregresse sul suo stato di salute mentale.
Per questo il sostituto procuratore di Tivoli Giuseppe Mimmo ha richiesto al Giudice per le indagini preliminari Sabina Lencioni l’incidente probatorio per Ahmed Badr, il ragazzo egiziano di nemmeno vent’anni che lunedì pomeriggio 29 giugno ha ucciso a coltellate il 28enne connazionale El Said Abdelsalam Abdelbaky Elkoumy davanti al suo negozio “L’Angolo della Frutta” di via Sardegna a Villa Adriana.
L’esame è finalizzato a verificare la capacità del ragazzo di stare in giudizio oltre a quella di intendere e di volere al momento del fatto.
Si tratta di un atto istruttorio fondamentale nell’inchiesta che lo vede indagato per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione notificato dalla Procura sia al suo legale, l’avvocato Stefano Saccucci di Tivoli, che a quello di parte civile, l’avvocato Maria Antonia Iacopino.
L’incidente probatorio è stato richiesto anche sulla scorta delle risultanze della relazione del Centro d’Igiene Mentale di Palestrina dove Ahmed Badr era in cura come paziente affetto da sindrome schizofrenica paranoide e dalle risposte fornite in sede di interrogatorio di garanzia tenutosi venerdì 3 luglio nel carcere di Rebibbia.
All’indomani dell’omicidio anche il fratello della vittima, Osama Elkoumy, aveva descritto a Tiburno Ahmed Badr come un giovane con segni di squilibrio mentale che aveva già manifestato astio nei confronti dei fratelli Elkoumy. (ma. sa.)

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