La copertura assistenziale è assicurata dai medici di medicina generale che hanno aderito al piano di sorveglianza per affrontare l’emergenza caldo; ciascun soggetto a rischio è inserito nel programma attraverso una scheda personale. In sei città del Lazio sono attivi specifici sistemi di allarme con l’obiettivo di modulare gli interventi: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia.
I bollettini d’allarme sono pubblicati ogni giorno sul sito del Ministero della Salute a questo indirizzo e sul sito del Dipartimento di epidemiologia del SSR – ASL Roma 1 – Lazio: e sulla APP Caldo e Salute.
Il piano prevede una sorveglianza attiva sulla popolazione target, sulla base dei quattro diversi livelli di rischio definiti dal Dipartimento di Epidemiologia. I medici di medicina generale possono includere i pazienti per tutto il periodo in cui il programma è attivo, privilegiando i pazienti con punteggio più elevato (livello 3 e 4).
Gli accessi domiciliari vanno effettuati durante i giorni in cui sono previste condizioni climatiche a rischio per la salute (livello 1, livello 2 e livello 3 del bollettino HHWWS), e saranno effettuati osservando le misure di sicurezza relative al COVID-19. Se l’ondata di calore persiste (livello 3 del bollettino) per più giorni gli accessi domiciliari dovrebbero essere ripetuti.