Una ripresa lenta, che avverrà nei prossimi tre anni: questo lo scenario stimato dagli esperti della Banca d’Italia nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, su elaborazione di dati relativi al 19 e al 25 novembre. Il Pil aumenterebbe del 3,5% nel 2021, rimanendo debole all’inizio di questo anno, di 3,8 nel 2022, di 2,3 nel 2023. Tutto questo grazie all’ipotizzato miglioramento del quadro sanitario e all’effetto delle misure di politica economica (altrimenti è tutto da rivedere!).
Ci sarà un rilancio dell’attività economica anche alla luce delle politiche di bilancio dell’Unione Europea e dell’arrivo dei fondi Next Generation Eu: queste misure in particolare potrebbero innalzare il livello del Pil di circa il 2,5% nel triennio 2021-23. Se, naturalmente, gli interventi, una volta approvati dall’Europa, avranno una loro tempestiva attuazione.
Banca d’Italia parla anche di una graduale ripresa dei consumi delle famiglie, molto bassa, però, perché frenata da una ancora elevata propensione al risparmio precauzionale.