Un Natale senza regali

Secondo Confcommercio il 67% della tredicesima sarà destinato a spese, risparmio e bollette

Solo il 17,3% della tredicesima sarà destinato ai regali, mentre la maggior parte (oltre il 67%) verrà utilizzata per spese per la casa, risparmio, tasse e bollette.  Questo è quanto emerge  da un’indagine della Confcommercio secondo cui “a causa dell’emergenza sanitaria, sarà praticamente impossibile il classico scambio sotto l’albero con parenti e amici”.   

Quanto al budget previsto per i regali, la spesa media pro capite sarà di 164 euro a testa, in leggero calo rispetto ai 169 euro del 2019, ma l’aumento delle spese inferiori ai 300 euro (dal 91,6% al 94,2%) e la riduzione di quelle superiori ai 300 euro (-31%), di fatto, riducono il valore degli acquisti;
 I giocattoli sono al primo posto degli acquisti natalizi, l’unica voce che registra un rialzo delle vendite superiore rispetto agli anni passati. Tutte le altre spese, invece, pur segnando una crescita delle vendite nel confronto con i mesi precedenti, mostrano un deciso ridimensionamento paragonandole agli scorsi Natali. E’ quanto si legge in una ricerca dell’Unione Nazionale Consumatori elaborando i dati Istat sulle vendite al dettaglio. Al secondo posto ci sono i Prodotti per la cura della persona come i profumi, i cosmetici, creme viso-corpo, trousse trucchi. Al terzo posto, sul gradino più basso del podio, gli Elettrodomestici (televisori, tostapane, caffetterie elettriche, sbattitori elettrici, robot da cucina, planetaria, rasoi elettrici, radiosveglie …). “Nonostante la grave crisi e i limiti negli spostamenti, i genitori non solo non faranno mancare i giocattoli ai loro figli ma, anzi, la spesa crescerà di 3,5 punti percentuali in più rispetto al Natale di un anno fa. I bambini, anche in questo momento di difficoltà, restano i protagonisti di questa festività, come è giusto che sia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
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