Villa Adriana, il primo sito Unesco di Tivoli

Riaprono le Piccole Terme e gli Hospitalia a Villa Adriana

Dopo gli ultimi interventi di restauro, stanno per riaprire le Piccole Terme e gli Hospitalia a Villa Adriana.

Dopo la riapertura di Villa Adriana dopo le ultime zone rosse, ora per i visitatori del sito primo Unesco di Tivoli arriva una nuova – grande – notizia. Da venerdì 21 maggio apriranno al pubblico le Piccole Terme e gli Hospitalia, due aree cruciali della dimora imperiale, dopo i lavori di restauro condotti dal Segretariato Regionale per il Lazio del Ministero della Cultura.

Questi ultimi interventi si sommano a quelli sui Mouseia, di recente riapertura.

I LAVORI ALLE PICCOLE TERME

I lavori, nel caso delle Piccole Terme, hanno riguardato il consolidamento e la ripresa delle murature, la pulitura delle superfici pittoriche e pavimentali, il rifacimento delle coperture con particolare riguardo per laSala Ottagona.

A questi interventi si accompagna il rinnovamento degli apparati didascalici e di comunicazione, nonché l’allestimento di un percorso di visita accessibile corredato da pannelli tattili in italiano e inglese con trascrizione in Braille per entrambe le lingue. Nel loro insieme i lavori rendono di nuovo disponibile e pienamente fruibile al pubblico un complesso fondamentale di Villa Adriana. Nonostante la loro denominazione, le Piccole Terme rappresentano uno degli edifici più lussuosi della residenza: oltre alla varietà delle decorazioni marmoree, vi si può riconoscere una notevole ricchezza di soluzioni architettoniche nella pianta dei diversi ambienti, nelle volte e nello straordinario movimento di superfici curve e piane. Si può affermare che l’intero complesso fosse adibito ad una frequentazione imperiale, anche per la prossimità a complessi di analoga destinazione, come l’Edificio con Tre Esedre, il Ninfeo-Stadio e l’Edificio con Peschiera.          

Le Piccole Terme della Villa Adriana
Le Piccole Terme della Villa Adriana

               

GLI HOSPITALIA

Gli

Villa Adriana, Hospitalia
Villa Adriana, Hospitalia

, invece, erano un edificio destinato a personale di medio rango, al seguito della corte, noto soprattutto per i mosaici pavimentali a tessere bianche e nere che formano decorazioni di tipo geometrico e floreale. Anche su questo complesso si è intervenuti con attività di pulitura, restauro, e inoltre bonifica dell’intelaiatura in ferro dei vecchi interventi degli anni Cinquanta e Sessanta, anche con stacco di porzioni di pavimentazione, reintegrazione delle lacune e ricollocazione in situdelle tessere musive.

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IL DIRETTORE ANDREA BRUCIATI

“Villa Adriana – dichiara il direttore delle Villae, Andrea Bruciati – appartiene dal 1999 al Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in quanto capolavoro che riunisce in maniera unica le forme più alte di espressione della cultura materiale e artisticadel mondo antico. Le Piccole Terme sono un edificio innovativo e sperimentale che ha fornito spunti interessanti per la formulazione espressiva del Barocco e di tutti quei linguaggi che possiedono una natura espansa: anche per questo rappresentano un edificio seminale per nuove visioni cognitive, una sorta di complesso votato alla metamorfosi delle forme secondo un impianto quasi organico, dove l’insieme delle parti costruisce un’architettura olistica in continuo movimento.Il nostro lavoro è pertanto teso a preservare questo luogo eccezionale, a favorirne la fruizione, facilitando la possibilità di accedervi e di goderne, e anche a promuoverne quotidianamente la reinterpretazione, alla luce della sensibilità contemporanea.”

Andrea Bruciati direttore istituto autonomo Villa D'Este Villa Adriana
Andrea Bruciati direttore istituto autonomo Villa D’Este Villa Adriana

IL MINISTERO DELLA CULTURA

Come osserva, infine, il Segretario Regionale del MiC per il Lazio, Leonardo Nardella, responsabile della stazione appaltante dei lavori: “L’ azione di restauro, favorita da un investimento esclusivamente pubblico, ha permesso di reinterpretare questo importante patrimonio in chiave contemporanea grazie all’uso e alla sperimentazione di nuove tecniche e materiali innovativi, leggeri e performanti e meno invasivi, a differenza dei precedenti restauri, proprio per il mantenimento di quei valori eccezionali che hanno condotto all’individuazione del sito UNESCO di Villa Adriana. Tra tutti, spicca la cupola trasparente in ETFE a sesto ribassato, che ha ricreato un volume chiuso con un minimo impatto visivo e senza interferire con le strutture antiche, consentendo di proteggere la Sala Ottagonale dalle acque meteoriche e da ulteriori dissesti statici. Durante i lavori, seguiti e monitorati dal responsabile unico del procedimento, dott.ssa Benedetta Adembri,dal direttore dei lavori, arch. Enrico Calcara e dall’ arch. Elsa Rizzi, con il coordinamento e il collaudo del Segretariato Regionale per il Lazio, sono emerse, peraltro, importanti novità scientifiche, che hanno permesso di ampliare la conoscenza dell’ architettura adrianea, in particolare della cupola della Sala Ottagona, liberata dai rifacimenti degli anni ’60, restituendo così all’ edificio delle Piccole Terme la loro fisionomia originale, distinta dalle Grandi Terme del comprensorio archeologico. Nonostante la battuta di arresto imposta dall’emergenza sanitaria nel 2020, la Stazione appaltante ha coordinato e concluso efficacemente i lavori di adeguamento e messa in sicurezza delle strutture murarie di epoca adrianea e del percorso di visita, ultimati lo scorso ottobre dall’impresa I.CO.RES srl, principale aggiudicataria della gara con Consorzio ARKE’ e la Ditta Forcellino. Insieme a quella dei musei e degli altri luoghi di cultura, la riapertura delle Piccole Terme e degli Hospitalia, dopo un lungo periodo di lockdown, segna una nuova fase di ripartenza nel mondo culturale, con l’auspicio che si aprano altre nuove porte verso il futuro”.

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LA VILLA ADRIANA

Il Canopo a Villa Adriana
Il Canopo a Villa Adriana

Dichiarato nel 1999 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il complesso fu costruito tra il 118 e 138 d.C. dall’imperatore Adriano, in un territorio verdeggiante e ricco di acque nei pressi di Tivoli, l’antica Tibur. La villa, estesa su un’area di almeno centoventi ettari, presenta un patrimonio architettonico polivalente, comprensivo di strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini.

In occasione del dei primi 20 anni di iscrizione del sito nel Patrimonio dell’Umanità le Villae hanno organizzato una speciale mostra fotografica.

 

Una mostra speciale per festeggiare i primi 20 Unesco di Villa Adriana

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