Appuntamento paneuropeo
Non abbiamo fatto in tempo a festeggiare la vittoria tutta italiana dei Måneskin all’Eurovision Song Contest, che già si pensa all’edizione 2022 della competizione canora paneuropea.
Già perché sarà proprio l’Italia ad organizzare l’evento televisivo del prossimo anno, come da regolamento ufficiale che prevede sia il paese vincitore a prendersi carico dell’edizione successiva.
Le regole dell’Eurovision sono chiare e anche rigide: ogni ente, in questo caso la Rai, deve individuare una città ospitante che risponda ad una serie di criteri essenziali, a partire dalla presenza di un luogo che possa accogliere minimo 10 mila spettatori e un centro stampa per 1500 giornalisti. Inoltre, la location deve essere servita da almeno un aeroporto internazionale e avere disponibilità di hotel e alloggi per le rappresentanze straniere, reporter e spettatori.
Secondo i siti specializzati, a oggi in Italia sarebbero quattro le città papabili: Milano, Roma, Torino e Bologna. Ma non mancano le candidature di Pesaro, Napoli e Reggio Emilia.
Quanto ai conduttori, sono già aperte le scommesse sui social. Ma un criterio si presenta subito come selettivo: la padronanza della lingua inglese e una certa conoscenza del francese, lingua ufficiale dell’Eurovision. C’è chi fa il tifo per l’ever green Raffaella Carrà, ma non disdegna nomi più attuali (Victoria Cabello, Camila Raznovich) o influencer che riescono a muovere milioni di followers. Allora, come non immaginare la presenza di Chiara Ferragni, capace di dirottare migliaia di voti europei sui vincitori della gara 2021.