Viaggiare sicuri in Europa ma quanta incertezza

Dubbi e interrogativi sulle norme sanitarie

Rompicapo europeo

Quest’anno viaggiare in Europa sarà un rompicapo. Le regole infatti sono diverse da paese a paese e forse un po’ di chiarezza potrà essere fatta con il certificato Covid dell’Unione europea in vigore a partire dal primo luglio.

Ci sono però alcuni Stati Ue che potrebbero rilasciare il passaporto digitale e riconoscere quello emesso dagli altri membri comunitari in anticipo sui tempi.

Da 24 ore è operativo un attestato sanitario (gateway) già accettato da dieci paesi, fra cui l’Italia. 

Attenzione però, prima di partire  è utile controllare le regole adottate dal luogo prescelto per le vacanze o per motivi di lavoro, potrebbero infatti cambiare rapidamente.

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Alcuni esempi: la Grecia impone all’ingresso un test casuale, purché il viaggiatore sia munito di un certificato di vaccinazione effettuato quattordici giorni prima dell’arrivo. La Croazia non prevede  quarantena nei casi di una completa vaccinazione. Anche in Spagna non è prevista alcuna restrizione ma è richiesto un tampone da effettuarsi nelle 72 ore che precedono l’arrivo e i cui risultati devono essere scritti in spagnolo, tedesco, inglese o francese.

Per viaggiare in Francia è obbligatorio il tampone molecolare da effettuarsi 72 ore prima della partenza. Non è accettato l’antigenico. Il test è tassativo anche per chi ha ricevuto entrambi le dosi di vaccino.

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Per gli altri Stati europei servirà comunque  il tampone o il certificato Ue.

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