Da venti anni la legge impone ai Comuni di adottare dei “Piani Carburanti” per individuare criteri, requisiti e caratteristiche delle aree nelle quali possono essere installati gli impianti, nonché le norme a esse applicabili. Più di dieci anni fa il comune di Fonte Nuova aveva mosso i primi passi, ma poi i vari studi redatti sono rimasti nei cassetti degli uffici pubblici. Nel frattempo altri distributori hanno aperto in zone centrali, qualcuno ha cambiato proprietà. Insomma la situazione è talmente diversa che bisogna praticamente ricominciare tutto daccapo. Cosa succederà dopo l’approvazione? Spariranno alcuni storici benzinai che oggi convivono al centro del paese con il commercio e il passeggio? Questo è tutto da vedere e dipenderà anche dalle decisioni dell’amministrazione comunali. Certo è che molti comuni hanno associato proprio l’approvazione del Piano Carburanti con i divieti di presenza nel centro cittadino. A Mentana negli anni passati sono spariti i distributori di benzina che si trovavano al centro di Castelchiodato e all’inizio di via Amendola davanti alla Chiesa di Mentana.
Già dal Decreto legislativo dell’11 febbraio 1998 è prevista la “Razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti”, poi il 10 aprile del 2001 è stata pubblicata la Legge regionale recante “Nuove norme in materia di impianti di distribuzione dei carburanti”. Il comune di Fonte Nuova nel 2009 ha approvato una variante al piano regolatore, ossia la “Variante all’hinterland delle Zone B” e non ha inserito il Piano carburanti al suo interno. A dicembre del 2010 viene affidato all’architetto Daniela Mingione l’incarico di realizzare il Piano Comunale Carburanti e a febbraio del 2013 la professionista consegna tutti gli elaborati.
Passano otto anni e lo studio rimane nei cassetti. Così il comune di Fonte Nuova inizia a pensare di verificare la conformità del Piano all’attuale normativa vigente. Contattata dall’amministrazione, l’architetto Mingione nei giorni scorsi non si è dichiarata disponibile a continuare la collaborazione professionale e così è stata incaricata l’architetto Francesca Barelli. Il costo dell’incarico sottoscritto è di 1.900 euro.