Proietti: “Il Nuovo ospedale Tiburtino permetterà di ospitare nuove specializzazioni”

Si è convenuto con l’assessore regionale D’Amato e il presidente del Consiglio regionale Vincenzi di avviare una collaborazione tra Regione e Comune di Tivoli affinché venga data continuità all’assistenza sanitaria

La posizione del sindaco Giuseppe Proietti sul nuovo ospedale tiburtino finanziato dalla Regione Lazio e dal ministero della Salute, il cui progetto è stato presentato martedì scorso 14 settembre al convitto nazionale. A illustrare il nuovo complesso ospedaliero e la sua futura offerta sanitaria sono stati l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il direttore generale della Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito e il presidente del Consiglio regionale Marco Vincenzi.

Il commento del Sindaco

«Si tratta di un’opera molto importante per l’impatto che avrà sul territorio tiburtino (e non solo), che sorgerà in via Cesurni, a Tivoli Terme, su terreni di proprietà della Asl Roma 5», spiega il sindaco. «Il progetto ha un’enorme valenza in quanto arricchisce la qualità dell’offerta dei servizi sanitari e la rivoluziona in positivo, permettendo di ospitare nuove specializzazioni che – nella situazione attuale – è impossibile prevedere, con otto sale operatorie, 347 posti letto e una crescita assoluta della qualità dei servizi sanitari, dell’accoglienza e dell’organizzazione interna degli spazi; dunque, ci sarà anche un miglioramento dell’organizzazione aziendale e delle attività di specialisti, assistenti e tecnici, che potranno operare in un ambiente più confortevole ed efficiente in grado di agevolare il loro lavoro, così delicato e complesso, come abbiamo visto in questo anno e mezzo di pandemia e di emergenza sanitaria causate dal nuovo coronavirus. Tra le tante innovazioni previste nel progetto del nuovo ospedale, c’è anche la realizzazione di un blocco dedicato in modo esclusivo alle malattie infettive, fondamentale proprio per affrontare in modo adeguato eventuali altre emergenze pandemiche. La collocazione del nuovo ospedale è anche funzionale dal punto di vista dell’assetto viario, posto a ridosso di un’area che è crocevia di tre arterie importanti: l’autostrada Roma-L’Aquila, l’autostrada del Sole e la via Tiburtina. Sicuramente questo contribuirà a mitigare la tendenza che vede oggi una forte migrazione di pazienti negli ospedali romani. Non solo: finalmente verrebbe a decongestionarsi dal traffico l’area urbana in cui sorge attualmente l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, in via Parrozzani, che non è nata per sopportare tanto traffico automobilistico. Si è convenuto con l’assessore regionale D’Amato e il presidente del Consiglio regionale Vincenzi di avviare una collaborazione tra Regione e Comune di Tivoli affinché venga data continuità all’assistenza sanitaria tiburtina, adattando l’attuale ospedale a presidio di prima assistenza, fondamentale soprattutto per le fasce più fragili e anziane della comunità tiburtina e anche per i turisti»

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