Sono giΓ passati sei anni da quando Giulio Regeni, che avrebbe compiuto 34 primavere il 15 gennaio, se nβΓ¨ andato da questa Terra: torturato, ucciso e buttato ai margini di una strada a Il Cairo. Solo pochi giorni fa, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone, appartenenti ai servizi di sicurezza egiziani, accusati della fine del ricercatore friulano. Come si sa, lβEgitto non collabora con le autoritΓ italiane alla ricerca della veritΓ , conducendo un processo autonomo non tanto nei confronti di chi lo ha ucciso, parlando di βignotiβ, ma di un gruppo di persone che hanno rubato a Giulio i documenti: un processo di furto e non di omicidio.
Il dolore non passa e non passerΓ mai, si sa, ma almeno si chiede giustizia, sapere βil perchΓ©β del brutale omicidio, condannare i responsabili. A Fiumicello, paese di origine del ragazzo, per ricordarlo, presso la Sala Bison, alle 17.30 (anche in diretta straming), ci sarΓ lβevento βPensieri, parole e musica per Giulioβ, con i genitori, Paola e Claudio Regeni, e lβavvocato Alessandra Ballerini. Ci saranno anche personalitΓ del mondo dello spettacolo, da Pif ad Ascanio Celestini a Vinicio Capossela e Luciana Litizzetto. PerchΓ© il ricordo non si abbassi mai.