GUIDONIA – Bonifica dai costi “gonfiati”, ma il danno erariale è prescritto

I lavori nello stabile dell’Inps sotto la lente della Corte dei Conti: sono trascorsi più di 7 anni dai fatti, scagionato il Direttore dei lavori

I locali erano talmente mal ridotti che fu necessaria una bonifica completa. Una bonifica costata un occhio della testa rispetto ai prezzi di mercato. Il problema è che quella spesa risale a tanti, troppi, anni fa, per cui il sospettato non può essere giudicato.

Così la Corte dei Conti ha dichiarato prescritto il presunto danno erariale da 22.179 euro contestato ad un 61enne ingegnere ex Dirigente dell’Inps per un intervento manutentivo edile di somma urgenza, effettuato dal 14 gennaio al 12 febbraio 2013, sullo stabile di via Tommaso Dal Molin – Via Numa Pompilio 135, a Guidonia Centro, oggi di proprietà dell’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica.

I magistrati contabili hanno dichiarato l’intervenuta prescrizione in quanto sono trascorsi più di sette anni dall’intervento per il quale il 61enne era stato nominato Direttore lavori e Responsabile unico del procedimento.

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La vicenda era iniziata il 23 aprile 2018 con una denuncia da parte dell’Inps a seguito delle numerose anomalie e irregolarità emerse durante i controlli ispettivi eseguiti sulla regolarità delle procedure di somma urgenza proposte dall’Ingegnere.

In un primo momento l’Ente rilevò un danno pari a 41.272 euro e 22 centesimi corrispondente al costo non giustificato per il trasporto dei materiali da risulta a discarica. Gli uffici osservarono infatti che, applicando la tariffa della Regione Lazio allora vigente, alle quantità dei rifiuti attestate nei Formulari Identificazione Rifiuti si sarebbe ottenuto un costo complessivo per il trasporto pari a 508 euro e 48 centesimi, mentre quello riportato nello Stato finale dei lavori ammontava a 41.780,70, con una differenza pari all’importo di 41.272,22.

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Perciò il funzionario fu sospeso dal servizio per dieci giorni e messo in mora per la restituzione della somma indebitamente liquidata, oltre interessi, rivalutazione e ulteriori oneri connessi al recupero.

Durante le indagini la Procura contabile ha rinvenuto un Computo Metrico Estimativo, allegato alla pratica edilizia, sulla base del quale ha rideterminato il danno subito dall’Istituto in 22.179,99.

In via subordinata, l’Organo requirente ha addebitato all’ingegnere un danno di 14.293,03, limitato alle sole voci di spesa concernenti esclusivamente il trasporto e scarico dei materiali di risulta.

Nessuno dei due importi stimati verrà restituito all’Inps perché sono trascorsi più di sette anni dalla liquidazione della somma.

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