Il Fleurtai b., il Sauvignon Kretos b., il Sauvignon Nepis b., il Sauvignon Rytos b.,il Soreli b., il Cabernet Eidos n., il Cabernet Volos n., il Julius n., il Merlot Kanthus n. e il Merlot Khorus n. classificati come resistenti da oggi e dopo tre anni si sperimentazione, possono essere coltivati e vinificati nella Regione Lazio, Β si amplia la base ampelografica regionale con ben 94 vitigni (49 a bacca bianca, 42 a bacca nera, 2 a bacca rosa e 1 a bacca grigia) di cui 37 sono autoctoni.
Si tratta del risultato dellβattivitΓ sperimentale portata avanti da ARSIAL e CREA VE che a partire dal 2016 hanno messo a dimora, presso lβAzienda Sperimentale Dimostrativa ARSIAL di Velletri, le n. 10 varietΓ βresistentiβ, giΓ iscritte nel RNVV, allo scopo di valutarne la risposta viticola ed enologica rispetto alle condizioni pedoclimatiche locali. LβattivitΓ sperimentale ha riguardato, nel periodo 2019-2021, sia rilievi agronomici in campo (fasi fenologiche e dati produttivi) che microvinificazioni per singolo vitigno. Inoltre sono state eseguite prove di valutazione della resistenza alle malattie (oidio e peronospora). In allegato il dettaglio delle prove sperimentali.
ARSIAL, visto lβinteresse della filiera viti-vinicola regionale nei confronti dei vitigni resistenti, ha inteso ampliare lβattuale vigneto dei resistenti con la messa a dimora, nella primavera 2022, di altri 10 vitigni βresistentiβ da sottoporre allβattivitΓ sperimentale.
Inoltre, nel quadro della nuova strategia della politica agricola della UE, Green Deal Europeo (maggio 2020) che pone in tema di sostenibilitΓ obiettivi particolarmente ambiziosi come la riduzione del 50% dellβuso di fitofarmaci, la riduzione del 20% dei fertilizzanti e lβincremento del 25% delle superfici coltivate a biologico entro il 2030, ARSIAL e CREA Viticoltura Enologia hanno avviato, tra le altre collaborazioni in campo vitivinicolo, un percorso di miglioramento genetico finalizzato allβottenimento di vitigni resistenti partendo dagli autoctoni.
Si Γ¨ partiti da due vitigni autoctoni di pregio della nostra regione: la Malvasia del Lazio e il Cesanese dβAffile.
Si tratta, a livello nazionale, di uno dei primi percorsi di innovazione e miglioramento della piattaforma ampelografica dedicato ai vitigni autoctoni.
LβattivitΓ ha previsto incroci controllati tra le due varietΓ autoctone del Lazio e varietΓ e/o selezioni portatrici dei caratteri di resistenza ad oidio e peronospora. I primi semenzali portatori di tali caratteri, moltiplicati in vivaio, ottenuti in un triennio di incroci, hanno permesso di mettere a dimora presso lβAzienda Sperimentale Dimostrativa ARSIAL di Velletri, le prime piantine (piede franco) sulle quali effettuare i primi controlli finalizzati a valutare il trasferimento dei geni di resistenza desiderati, mediante test di verifica di tipo genetico, oltre alle caratteristiche vegetative e le potenzialitΓ enologiche.
La rilevante attivitΓ scientifica vedrΓ ARSIAL e i ricercatori del CREA-VE impegnati ancora per diversi anni.
Potenzialmente potranno essere rese disponibili nuove varietΓ in grado di affrontare meglio le sfide poste per una viticoltura piΓΉ sostenibile e rispondente ai cambiamenti climatici.