GUIDONIA – Tari aumentata del 16%, i grillini contro il sindaco: “Invece di scusarsi, fa scaricabarile”

Duro attacco del Movimento 5 Stelle a Mauro Lombardo: "Studi, oppure chieda ai suoi alleati del Pd: noi abbiamo abbassato le tasse"

In riferimento all’articolo di Tiburno.Tv “GUIDONIA – rifiuti, la Tari aumenta del 16%. Il sindaco: Città più pulita”, dal Movimento 5 Stelle di Guidonia Montecelio riceviamo e pubblichiamo:

“La TARI aumenta del 16%, totale fallimento della gestione finanziaria del sindaco Lombardo. Imbarazzanti le accuse alla precedente amministrazione, dove c’erano anche suoi attuali alleati.

In un incomprensibile comunicato stampa il sindaco Lombardo certifica la totale inadeguatezza della sua maggioranza a gestire i grandi temi finanziari. In un periodo di crisi come questo, la TARI aumenta mediamente per tutti i cittadini e le imprese e invece di scusarsi per questo fallimento, cerca di fare scaricabarile verso la precedente amministrazione, che al contrario è stata capace di riformare totalmente il tributo e diminuire progressivamente il carico sui cittadini.

LEGGI ANCHE  CASE ROSSE - “Drogata e violentata al campo rom”, caccia a un 30enne

Lombardo e la sua giunta si trovano a gestire una situazione economica e finanziaria decisamente più florida di quella di 6 anni fa, e nonostante le casse in ottima salute che hanno ereditato e il nuovo contratto con la Tekneko, hanno completamente disatteso le aspettative dei cittadini, promettendo riduzioni e ottimizzazioni in campagna elettorale, mentre di fatto i numeri li inchiodano.

Sindaco Lombardo, si legga bene i documenti e si prenda le sue responsabilità, il nostro PEF, dal quale deriva la TARI, era perfetto e certificato da enti sovracomunali e l’unico aumento possibile sarebbe stato quello fisiologico di adeguamento ISTAT.

Se dovesse avere ancora dei dubbi lo potrebbe chiedere al PD, suo attuale alleato che ha votato con il M5S i bilanci sulle tariffe gli scorsi anni e attualmente gestisce politicamente le finanze dell’ente”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.