MONTEROTONDO – Inquilini pagano per 50 anni l’affitto al Comune di Roma, ma ora le case sono all’asta

Gli appartamenti si trovano a Monterotondo Scalo. Qui nel 1975 furono trasferite le famiglie espropriate dei propri terreni per la realizzazione della tangenziale est

L’ennesima assurdità dell’apparato burocratico nostrano tocca da vicinissimo una fetta di abitanti di Monterotondo. Un altro pasticcio tutto all’italiana. Per quasi mezzo secolo 90 nuclei familiari hanno infatti vissuto dentro degli appartamenti che credevano di proprietà del Comune di Roma quando invece quest’ultimo li aveva affittati da società private. Fin qui poco male, perché i pagamenti che gli affittuari intestavano al comune di Roma venivano reindirizzati alle società proprietarie. Il problema è sorto nel 2019, quando l’ultima di queste società, la Pegaso 90, ha dichiarato il fallimento e ha messo all’asta gli appartamenti.

Tutto comincia con un trasferimento

La vicenda ha avuto inizio quasi 50 anni, quando alcuni dei palazzi nei pressi di quella che oggi è via Somalia, furono demoliti per far posto alla nascente tangenziale est di Roma.

Gli abitanti di quei palazzi furono rilocati nel comune di Monterotondo, al civico 142 della via Salaria, dove erano pronte delle palazzine di nuova costruzione in grado di accogliere i 90 nuclei famigliari che, all’epoca, il Municipio II non sapeva dove sistemare.

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Oggi, nel 2023, non solo questi inquilini hanno scoperto che le proprie case non sono di proprietà del Comune di Roma, ma rischiano adesso di finire in mezzo ad una strada.

I problemi per chi vive in queste case iniziano con la dichiarazione di fallimento della Pegaso 90, ad ottobre 2019, con gli alloggi che vengono messi all’asta per pagare i creditori. Da allora, però, nulla è cambiato. Le richieste degli affittuari sono cadute inascoltate.

C’è chi fa notare che con i soldi spesi per 50 anni di affitto si sarebbe potuto acquistare gli immobili almeno tre volte. Senza considerare che, a fronte di questi soldi spesi, in tutti questi anni è sempre mancata una regolare manutenzione, con intonaci e cornicioni in pessime condizioni, infiltrazioni gravi e assenza degli allacci alla rete del gas.

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Al fianco di queste persone c’è l’associazione Asia Usb, che ha le idee molto chiare: “Il Comune di Roma deve acquistare questi alloggi, perché le persone al suo interno sono regolari assegnatari”.

Sono nella maggior parte persone anziane, senza possibilità economiche di acquistarle o di spostarsi – spiega un rappresentante dell’associazione – e spetta innanzitutto al Campidoglio muoversi per l’acquisto degli edifici”.

Una soluzione che però, da quanto si apprende, non è tra le prime opzioni al vaglio dell’assessorato al Patrimonio.

Venerdì 17 giugno era in programma una riunione con il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone e la società che gestisce le palazzine, ma quest’ultima alla fine non si è presentata.

Un grave segnale di disinteresse che non tiene conto della preoccupazione di famiglie che, ogni giorno, non hanno la certezza di poter continuare a vivere nelle loro case.

(Federico Laudizi)

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