Per molti è stata una sorpresa. Ma i clienti affezionati erano stati già informati da mesi.
“Rosina” chiude e va in pensione.
Oggi, sabato 22 luglio, è calata definitivamente la saracinesca de “La Spesa”, lo storico negozio di alimentari e frutteria di viale Roma 44, a Guidonia Centro.
Dal 1979 la bottega di Rosa Botticelli, per tutti “Rosina”, 68 anni, è stata un punto di riferimento almeno per un paio di generazioni: pane, uova di giornata, salumeria, frutta e soprattutto la verdura, fresca, lavata, tagliata e pronta per essere cotta.
Così nell’ultimo quarto di secolo “Rosina” ha resistito all’avvento dei supermercati prima e dei centri commerciali poi, mentre gli altri negozi di alimentari del Centro cittadino – e non solo – perdevano colpi fino a dover alzare bandiera bianca e chiudere.
Quella di “Rosina”, prima ancora che la storia di un successo commerciale, è stata una storia d’amore e passione.
Passione per il lavoro.
Amore per il marito, Luigi Sforza, scomparso a marzo scorso all’età di 74 anni. L’idea di un alimentari in Centro fu proprio di Luigi, originario di Castel Madama ed ex dipendente della Merck Serono, la fabbrica di medicinali di via Forlanini nell’area industriale di Tavernelle sulla via Tiburtina, sempre a Guidonia.
All’epoca Rosina lavorava presso l’azienda agricola del padre, Ercole Botticelli, lungo la via Maremmana inferiore, nella zona denominata Casal Battisti, tra galline e uova fresche.
Le mura del precedente negozio di alimentari in viale Roma 44 erano in vendita, Luigi e Rosa non esitarono a mettersi in gioco. Era il 1979, la coppia aveva già una figlia, Cristina, oggi 45 anni, e l’anno successivo sarebbe nata Eleonora, oggi 43enne, ed entrambe una volta terminate le scuole hanno affiancato i genitori nel successo dello storico alimentari-frutteria.
Dal giorno dell’apertura ad affiancare Rosa Botticelli è stata invece Piera Pastorelli, dall’età di 17 anni braccio destro della titolare soprattutto nel reparto salumi.
E poi c’era Luigi, che alle 3 del mattino si recava ai Mercati Generali all’Ostiense per scegliere frutta e verdura migliori, trasportarli in negozio per poi recarsi in fabbrica.
E’ andata avanti così per tutti gli anni Ottanta, fino a quando Luigi ha deciso di lasciare la Serono e affiancare la moglie.
Rosina nel reparto di frutta e verdura.
La figlia maggiore Cristina nel reparto salumi insieme a Piera.
La secondogenita, Eleonora, in cassa.
Luigi a fare da jolly.
Una squadra che per 4 decenni ha conquistato la fiducia dei clienti, i più affezionati e storici diventati anche amici.
L’idea di abbassare definitivamente la serranda era stata sempre di Luigi, convinto che fosse giunto il momento – per lui e per la moglie – di godersi la pensione. Il termine ultimo era dicembre 2023, ma a marzo scorso l’amore di Rosina è scomparso all’improvviso e la tragedia ha accelerato i tempi per l’uscita di scena di un altro pezzo di storia di Guidonia.
Oggi pomeriggio la chiusura dell’alimentari-frutteria è stata annunciata con un post sulla pagina Facebook “La Spesa di Botticelli Rosina” firmato “Lo staff”.
“È con un misto di emozione e gratitudine – si legge – che dopo 45 anni concludiamo questa attività, consapevoli dell’impegno donato e dei risultati raggiunti. Grazie di cuore a tutti!”.
Decine e decine i commenti di saluto e ringraziamento per il servizio alla comunità di Guidonia Centro.
“Quando si entrava – scrive Luisa M. – ti accoglieva un sorriso e quando uscivi un ciao e sempre un sorriso, nonostante le avversità della vita siete riuscite a chiudere in bellezza, un abbraccio a tutti … e un forte in bocca al lupo”.
“Per Guidonia sarà una grande perdita! – scrive Jenny M. – Punto di ritrovo di tutti noi, ricordi felici ! Senza di voi mancherà l’anima del centro!!! Buona vita a tutte voi”.
“Ma lo sapete che colpo a cuore mi date???? – è il commento di Patrizia C. – Siete state un punto fermo nella vita di molti di noi. A me mancherà la vostra professionalità, perché la scelta qualitativa dei vostri prodotti era una garanzia.
Mancherà la vostra disponibilità ad ascoltare le necessità che ogni volta cambiavano.
E mi mancherete voi, formichine laboriose. Non me ne vogliate ma a Rosina spetta un plauso particolare.
Una vera stacanovista del lavoro, al negozio e a casa.
Una pulizia difficile da trovare altrove.
Un ricettario vivente.
Resta il grande affetto che mi lega a voi, frutto di tutto quanto detto in precedenza.
In bocca al lupo a voi splendide donne”.
“Ci mancherete tanto – scrive Laura M. – per i vostri prodotti ma anche per i consigli, le chiacchiere e i sorrisi”.