Per 5 anni i genitori sono stati costretti a far curare il piccolo a proprie spese. E per farsi riconoscere il diritto alla terapia a carico del Servizio Sanitario Nazionale hanno dovuto ingaggiare una battaglia legale.
Così ora la Asl Roma 5 di Tivoli risarcisce la famiglia di un bambino con Disturbo dello Spettro Autistico di gravità media.
E’ quanto emerge dalla delibera numero 1543 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - firmata ieri, martedì 8 agosto, dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale Giorgio Giulio Santonocito.
Con l’atto il manager dispone la liquidazione di 15 mila euro a favore dei genitori del bimbo a titolo di refusione delle spese sostenute per lo svolgimento del trattamento riabilitativo già svolto a decorrere dal 2015 fino al mese di febbraio 2020.
Si tratta della somma concordata coi legali della Asl in un atto di conciliazione che mette fine alla controversia legale.
Nel 2019 la coppia aveva ottenuto dal Tribunale di Tivoli una ordinanza ex articolo 700 in cui era stato dichiarato il diritto del bambino a ricevere a carico del Servizio Sanitario Nazionale il trattamento riabilitativo con modalità intensiva, per sei giorni a settimana, mediante la metodologia Aba (Applied Behavior Analysis).
Si tratta di un metodo in grado di migliorare la qualità di vita e le relazioni con gli altri dei piccoli con disturbo dello spettro autistico che i genitori avevano garantito al figlio con interventi individuali presso strutture private al costo di 42 euro e 56 centesimi l’ora.
Nonostante l’ordinanza del Tribunale di Tivoli, la Asl non aveva mosso un dito e per questo la coppia si era rivolta al Tar del Lazio chiedendo anche la refusione delle spese sostenute per un valore pari a 25.414 euro e 80 centesimi.
Soltanto a quel punto, la Asl di Tivoli ha proposto di conciliare la controversia, pagando le spese sostenute in 5 anni e assicurando al bambino la terapia comportamentale individuale con metodo Aba.