Bye bye Chiara!

Può una somma in danaro compensare la caduta di credibilità?

“Ci vogliono venti anni per costruirsi una credibilità, ci vogliono cinque minuti per cancellarla” (Warren Buffett). È legge nell’Età della Comunicazione. Un dogma che Chiara Ferragni sicuramente conosce. Forse una volta raggiunta tanta celebrità ci si attende solo il momento della caduta perché può avvenire per una svista qualsiasi.

E stavolta è occorsa a Lei nella gaffe dello sponsor riferito al pandoro che avrebbe dovuto trovare anche un indirizzo di beneficienza. L’ospedale a cui doveva essere devoluto parte dell’incasso per i proventi dello sponsor non ha ricevuto nulla. Quindi di fatto è stato l’ospedale ad aver sponsorizzato inavvertitamente il pandoro. E col dolce anche la testimonial.

Tutto questo è caduto perché il vero è accaduto. È stato detto. Affermato, grazie a una brava giornalista: Selvaggia Lucarelli.

(Non dimentichiamolo mai quando trattiamo la libera informazione come un fatto dovuto e per il quale è inutile muovere l’economia. Il giornalismo libero è parte integrante e insostituibile della libertà di tutti).

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Davanti a questo rovescio di condizioni di forza per il team dell’influencer c’erano due posizioni possibili: imbracciare la lotta oppure la resa. Ha deciso la resa. Quindi, la rinuncia, l’allontanamento dalla ragione di lusinga: il denaro. Quindi il mal tolto che cancella “ la colpa “.

Ma in contempo si abbraccia anche la linea di lotta. Il marito Fedez contrattacca chi attacca: Giorgia Meloni. IL presidente del Consiglio con maestria sul come funziona il mondo della comunicazione si associa alla polemica e prende posizione dando voce all’indignazione dei più. È il conosciuto movimento del surfista che mette la tavola in direzione dell’onda, salta in piedi, pronto a godere dell’effetto trainante nella spinta che è il mare a dare, non chi sta sul surf.

La Donna queste dinamiche le conosce benissimo e adesso le ha subìte. Paga il danno di aver criticato il presidente del Consiglio – E forse (chissà?) proprio per questo non c’è stato scrupolo per lei nel trattare questo caso – .

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Sempre l’influencer raccoglie le sue forze dopo un giorno di silenzio ed esterna. Rinunciando al maquillage seduttivo ed evidenziando la mancanza di inganno, chiede scusa, dice di non essersi avveduta del fatto e dichiara di versare un milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino.

Con la stima per l’imprenditrice, arrivata dove è arrivata, probabilmente c’è la consapevolezza sul fatto che la storia non è finita qui. I soldi non servono a riscattare l’immagine. Salvano il salvabile. Chiedono la sospensione della guerra mediatica attivata contro di lei. E la ottengono. Ma dovranno essere tante e troppo le azioni concrete da fare per compensare la caduta.

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