In riferimento all’articolo TIVOLI – Istituto “Olivieri”, riaperti e il quarto e il quinto piano, da Antonello Livi riceviamo e pubblichiamo:
Antonello Livi, ex rappresentante d’Istituto davanti all’ingresso dell’Orazio Olivieri di viale Mazzini a Tivoli
“Da ex studente mi ritengo soddisfatto della riapertura dell’Istituto Orazio Olivieri, lo stabile che per quasi 50 anni ha ospitato tanti ragazzi e ragazze diventati oggi eccellenze in Italia e nel mondo.
Questa città ha saputo dare i natali e anche ottimali livelli istruttivi per moltissime personalità, che portano alto il nome di Tivoli in tutto il territorio nazionale e internazionale.
Sono orgoglioso di aver contribuito, con battaglie a colpi di video e con un senso di responsabilità verso gli adulti del domani che da ieri possono dire addio ai disagi avuti in questi due anni e mezzo di chiusura forzata, anche se quanto si affermava non veritiero in quanto la struttura necessitava di sistemazioni ma non versava in condizioni di inagibilità totale come detto più volte dall’amministrazione comunale.
Ringrazio personalmente tutto il personale docente e il personale ATA, gli operai della ditta incaricata dei lavori che in tempi record e rispettati pienamente (strana cosa in Italia) hanno riportato gli studenti tra i banchi del 4^ e 5^ piano dello stabile (per il momento), garantendo nuova vita a questo istituto.
È infine doveroso segnalare che non vi è stata alcuna attività di comunicazione riguardo le iscrizioni dell’anno scolastico 2024/2025, per il quale si potrà scegliere questa scuola che offre indirizzi tecnico-professionale, economico-aziendale, economico-turistico, ovvero tutto il tessuto sociale che abbiamo ancora e che necessitiamo di mantenere vivo e attivo, entro il prossimo 18 Febbraio secondo le modalità previste sul sito istituzionale della scuola e del MIM.
Chi vuole, prenda informazioni e si iscriva liberamente ad un istituto che garantisce anche un grado superiore di istruzione grazie alle professionalità impiegate e ai (prossimi) laboratori che verranno riattivati.
Ringrazio me stesso, non facendolo mai perché sono e resto umile, tuttavia in questa battaglia dove ho avuto solamente una forza civica alle spalle, quella di POLIS, oltre gli studenti, coloro i quali hanno subìto insieme alle rispettive famiglie i gravi disagi intercorsi, mi sono sentito inascoltato per molto tempo. Ma mai solo.
Resto basito al solo pensare che questa azienda abbia, in soli 3 mesi consolidato la struttura nei piani inferiori consentendo di far rientrare gli studenti al quarto e quinto piano.
Il sindaco di Tivoli sostenne nel 2021 che la struttura era a rischio crollo imminente.
Cittá metropolitana aveva stanziato 8 milioni di euro, perchè secondo loro valutazioni c’erano ingenti lavori da effettuare.
Il bando poi è stato aggiudicato a circa 3 milioni di euro.
Sapere che in così pochi mesi questa scuola è tornata agibile dal punto di vista statico fa riflettere molto, fa riflettere per le tempistiche!
Come afferma il professor Gian Franco D’Andrea, ex docente e vice preside dell’Istituto Orazio Olivieri: “Tutta la vicenda è stata e continua ad essere una commedia vergognosa.
Tutto l’edificio è di proprietà del Comune, mentre la manutenzione la fa Città Metropolitana, quest’ultima decide di chiudere l’istituto, il primo giorno dell’anno scolastico, e il proprietario dello stabile, cioè il Comune, e cioè il Sindaco, invece di chiedere una controperizia, tira fuori in seduta stante, personale, docenti e alunni, creando problemi inenarrabili a tutti, famiglie comprese.
Al Sindaco, continua il professor D’Andrea, chiedemmo tutto il carteggio (comunicazioni, mail, pec, etc.) tra Comune e Città Metropolitana, e non lo ha mai consegnato.
A Città Metropolitana tutto il carteggio (comunicazioni, mail, pec, etc.) tra Città Metropolitana e Comune, e non lo ha mai consegnato”.
Spero che le iscrizioni a questa scuola abbiano una impennata, poiché ho la netta impressione che non ci sia tutta questa voglia di mantenere i numeri alti che possano consentire di tenere la reggenza.
Non tutti sanno che se si scende oltre una certa soglia di studenti iscritti l’istituto chiude definitivamente.
Spero solo che le somme aggiudicate a ribasso di oltre 50% siano sufficienti a terminare i lavori entro il 2024!”.