TIVOLI - Michela Chioccia, il “Premio Campiello” dedicato alla ristoratrice tiburtina

Il 26 giugno verrà commemorata la ristoratrice scomparsa

Il “Premio Campiello”, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello- Confindustria Veneto è giunta alla sua 62esima edizione.

Il 31 maggio a Padova è stata selezionata, tra ben 85 libri ammessi, la cinquina finalista scelta dalla Giuria di Letterati, composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico, e presieduta da Walter Veltroni.

Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Emanuele Trevi con “La casa del Mago” (Ponte alle Grazie), Michele Mari con “Locus Desperatus” (Einaudi editore), Federica Marzon con “Alma” (Feltrinelli) e Vanni Santoni con “Dilaga ovunque” (Laterza), questi i cinque finalisti che tra giugno e luglio saranno protagonisti del tour letterario che farà tappa in diverse località italiane, tra cui anche, il 26 giugno, nella nostra meravigliosa Tivoli.

In quell’occasione il “Premio Campiello”, organizzato per il quarto anno dalla Redazione del Cittadino, verrà dedicato a Michela Chioccia, la ristoratrice tiburtina deceduta lo scorso 20 maggio a causa di un male incurabile.

Ma Chi era Michela Chioccia?

Era molte cose per la città e le persone di Tivoli.

La figlia dolce di Giovanna Camilli e Luciano Chioccia, proprietari della splendida Tenuta di Rocca Bruna nei pressi della Villa di Adriano.

La sorella gentile di Marco Chioccia, imprenditore tiburtino, e di Manuela Chioccia, Consigliera Delegata della Città Metropolitana di Roma, nonché attuale candidata Consigliera Comunale PD di Tivoli.

“Non era solo una sorella per me, era la mia migliore amica – afferma Manuela – Siamo cresciute insieme, abbiamo avuto le stesse amicizie, vissuto insieme i momenti più belli, le vacanze, e questo sentimento così forte lo abbiamo trasmesso anche alle nostre figlie e ai nostri figli. Anche loro, infatti, si sentono fratelli e sorelle di un’unica grande famiglia!”.

Michela era la moglie dolce, premurosa e sempre presente di Alessio Torrenti Marotti, lavoratore presso la Lavanderia Industriale di famiglia Torrenti, con cui era sposata dal 2003 e dal quale matrimonio sono nate tre bellissime figlie, Camilla di 19 anni, Beatrice di 16 e Giordana di 11.

Un’eccellente ristoratrice, sempre disponibile e pronta ad accogliere le persone con uno smagliante sorriso, un’amica solare, una persona speciale che molti hanno avuto la fortuna di poter conoscere.

Infine, Michela Chioccia era una guerriera.

Un’instancabile combattente, costretta a lottare da anni con un “mostro” che non le ha lasciato scampo. Lei, nonostante questo, ha provato a vincere, cercando di “assaporare” ogni momento, ogni istante di vita, ogni gioia, con le persone che amava, fino a quella maledetta sera del 20 maggio scorso.

La sua forza e la sua voglia di vivere sono state celebrate dalla famiglia al funerale svoltosi, nella mattina del 22 maggio, nella Chiesa di San Francesco. Una Chiesa che quel giorno ha visto la piazza antistante ricolma della presenza e del rispetto di amici e conoscenti, tutti uniti per darle un ultimo saluto ed abbracciare il dolore della sua famiglia.

Sarà allora, con la speciale occasione del Premio Campiello del 26 giugno, che verrà dato il giusto ricordo alla preziosa e straordinaria donna che era Michela Chioccia.

(Claudia Santolamazza)

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