GUIDONIA – La Preside va in pensione, festa di ballo in stile Usa a scuola

Gabriella Di Marco ha diretto per 10 anni l'Istituto comprensivo "Leonardo da Vinci"

Ragazzi e ragazze in abito elegante e con un piccolo accessorio color fucsia, come richiedeva il dress code.

L’occasione? Un ballo di fine anno in vero e proprio “stile Usa” per celebrare un doppio addio ai banchi di scuola.

Un momento della festa tenutasi ieri presso l’Istituto “Leonardo da Vinci” di Guidonia

Così ieri, giovedì 27 giugno, all’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Guidonia Centro è andata in scena la festa di saluti per gli alunni delle terze medie e per la tanto amata Preside Gabriella di Marco, che ha raggiunto la meritata pensione.

Alcuni alunni di terza media appena diplomati

Due eventi celebrati con un ballo di fine anno per alunni e professori, durante il quale si è potuto ballare e mangiare trascorrendo insieme un’ultima fantastica esperienza.

Dalle 18, quindi, ragazzi e ragazze si sono ritrovati nell’Auditorium della scuola, dove hanno potuto iniziare a stuzzicare e a ballare insieme a professori e compagni.

Per rendere ancora più piacevole la calda serata di ieri, un piccolo angolo bar gestito da alcuni genitori, in cui i ragazzi potevano dissetarsi con drink analcolici di diverso tipo, ognuno denominato col nome di uno degli insegnanti.

E così dunque è trascorsa la serata, tra una bibita e un passo di danza, in una sala ricca di emozioni e di gioia, per un percorso che finisce, ma che resterà indelebile nella vita di ogni ragazzo.

Ospite d’onore anche la Preside che, ad onor del vero, ha iniziato i suoi festeggiamenti già dal pomeriggio, quando, dopo l’ultimo collegio docenti, le è stata consegnato un pensiero da parte di tutta la scuola.

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Tanti ringraziamenti e riconoscimenti da parte di tutti, perché il lavoro svolto in questi 10 anni di servizio sono stati a dir poco impeccabili.

Gabriella Di Marco ha diretto l’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Guidonia per dieci anni

Una carriera iniziata anni e anni fa, dopo la laurea in Scienze dell’Educazione all’università di Tor Vergata, in una scuola primaria di Mentana. Diciotto anni fa Gabriella Di Marco si trasferisce come insegnante presso la scuola Leonardo da Vinci, dove, 8 anni più tardi, diventerà preside.

La preside  con alcune collaboratrici

Ora, dunque, dopo questi splendidi ma faticosi 10 anni di carriera, raggiunge la tanto attesa, e più che meritata, pensione, all’età di 67 anni.

Per farci capire ancora di più quanto è significata questa presidente per l’intera scuola, le parole della presidentessa del consiglio d’istituto Angela Costantino, 46 anni, la quale, assieme alla maestra Teresa Marconi di 62 anni, ci hanno raccontato tutti i retroscena della festa e i dispiaceri per questi saluti finali.

La preside Gabriella Di Marco tra la presidentessa del consiglio d’istituto Angela Costantino e la maestra Teresa Marconi

Un aneddoto sulla dirigente, cosa vi verrebbe spontaneo dire?

Angela: “Sicuramente parlerei della sua infinita bontà, sia con i ragazzi che con noi genitori, rappresentanti e colleghi. Se dovessi scegliere un evento sicuramente parlerei di quando lo scorso anno, dopo lo spettacolo frutto del laboratorio di teatro della nostra scuola, è salita sul palco e, con la voce rotta dall’emozione, ha ringraziato tutti i professori e tutti gli alunni partecipanti.

In un secondo momento, i ragazzi mi hanno raccontato di essere stati felici di vedere la preside emozionata, perché gli ha fatto capire di essere stati apprezzati e che il loro impegno è stato tutt’altro che vano.

Sceglierei questo evento, tra tanti, perché fa capire come una dirigente, sempre impegnata col lavoro d’ufficio e magari poco presente tra i corridoi e nelle aule, riesca lo stesso, se lo vuole, a stringere un forte legame con i ragazzi, che resterà solido per sempre”.

Teresa: “Io e Gabriella abbiamo lavorato insieme per così tanto tempo che è per me impossibile scegliere un solo aneddoto. Più che altro, la prima cosa che mi viene in mente parlando di lei, è il suo modo calmo ed empatico di dialogare.

È una persona che non alza mai la voce, evita il più possibile di litigare, preferendo a strilla scomposte, un colloquio sano e costruttivo. È forse questo il suo tratto che più mi ha colpito e che più continua a colpirmi. È, però, forse anche un suo punto debole, l’essere poco autorevole e preferire sempre il guanto di velluto, anche se di fronte a lei ha solo pugni di ferro”.

A confermare tutte queste splendide parole, anche le parole della vicepreside Rosa Basile, che in privato ci racconta dello “splendido lavoro fatto dalla dirigente, che è stata aperta a cambiamenti, innovazioni e qualsiasi tipo di progetto, rendendo la scuola non solo un posto dove si fa cultura, ma anche uno dove si impara a fare comunità”.

(Matteo Somma)

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