Da Elio Di Benedetto, Segretario della Federazione della Rifondazione Comunista di Tivoli, riceviamo e pubblichiamo:
“La Federazione della Rifondazione Comunista di Tivoli esprime la propria adesione al presidio organizzato dalle lavoratrici e dai lavoratori, che si svolgerà domani alle ore 9.30 presso la Direzione ASL.
A partire dal 5 febbraio, per ordine della Dott.ssa DSA Cavalli, tutti i pazienti Dell’ADA (Assistenza Domiciliare Alzheimer) afferenti al CAD di Monterotondo sono stati dimessi e le ore di assistenza degli Operatori Socio Sanitari (OSS) sono state rivalutate come “sociali”, scaricando l’onere sugli enti locali.
Questa decisione ha colpito non solo i pazienti dei CAD di Monterotondo, ma anche quelli degli altri CAD della ASL RM5.
La situazione è drammatica: più di 150 famiglie si trovano abbandonate e 110 operatori che hanno prestato servizio nelle assistenze quotidiane vedono compromesso il loro lavoro. Nonostante i numerosi appelli a riconoscere l’importanza cruciale del supporto sanitario da parte degli OSS — che include il monitoraggio dei parametri vitali, la prevenzione delle cadute e l’attuazione di strategie individualizzate per contrastare i Disturbi Comportamentali nei Pazienti Anziani (BPSD) — nulla è cambiato.
Questa mancanza di supporto adeguato ha effetti diretti sul livello di stress dei caregiver, che spesso si trovano a gestire situazioni insostenibili. È fondamentale evitare il burnout dei caregiver per garantire che i pazienti possano continuare a ricevere assistenza a domicilio, limitando così il ricorso eccessivo a farmaci, visite in Pronto Soccorso o residenzialità. Situazioni queste che aumentano sia il rischio di inserimenti in strutture residenziali con conseguenti LDP (Livello Di Povertà), sia le spese a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Vogliamo sottolineare come questa grave situazione sia anche una diretta conseguenza delle politiche adottate dalla giunta regionale di centrodestra guidata da Ricca, che ha sistematicamente ridotto i fondi destinati alla salute pubblica e ai servizi sociali. Queste scelte politiche non stanno solo privando i cittadini dei servizi necessari ma mettono a rischio il futuro stesso del welfare nella nostra regione.
Questo è un problema che ricadrà inevitabilmente anche sulle spalle del nostro Comune e degli altri Comuni appartenenti alla ASL RM5. Di seguito il numero dei pazienti assistiti nei vari distretti: Monterotondo 10 già dimessi; Tivoli 40; Guidonia 56; Colleferro 31;Palestrina 18;Subiaco 6. Questi malati di Alzheimer domani non avranno più accesso a questo servizio vitale.
Per questi motivi, invitiamo tutte le forze politiche e i consiglieri comunali a prendere parte attivamente al presidio e unirsi alla lotta per la difesa del diritto alla salute e alla dignità dei nostri concittadini.
Il futuro delle nostre famiglie è in gioco!”.