Venerdì 4 aprile 2025, al Liceo Gaio Valerio Catullo di Monterotondo, si è tenuta l’undicesima edizione de “La Notte Nazionale del Liceo Classico” dedicata al Mar Mediterraneo e alle culture che si sono incontrate nelle sue acque.
“La Notte Nazionale del Liceo Classico” si è svolta nella palestra del Liceo Catullo di Monterotondo
Sono stati espressi valori, idee e punti di vista, attraverso esibizioni di canto e di danza, dibattiti, rappresentazioni teatrali e letture di poesie.
L’invito era aperto a tutti, interni e esterni alla scuola, e la Dirigente Scolastica, professoressa Giuseppina Frappetta, insieme a tutto il corpo docenti dell’istituto, si è fatta carico di organizzare la serata sul tema “Mediterraneo/Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare”.
Gli studenti sono stati invitati a riflettere sul nostro mare, sul suo ruolo nella nostra storia e nella nostra cultura.
Il Mediterraneo, luogo di scambi, di scontri e di accordi, ha sempre avuto un ruolo centrale nell’unirci e nel separarci.
Non è solo il teatro degli eserciti e dei grandi generali romani, è anche quello di Omero, di Virgilio, e di tutti gli altri autori e padri della nostra letteratura.
È la culla della cultura classica e durante la Notte Nazionale, i licei classici d’Italia hanno voluto celebrare proprio questo aspetto.
La serata è iniziata nella palestra centrale della scuola, alla presenza della preside Giuseppina Frappetta, in contemporanea con circa altri 350 licei classici, con la proiezione del video ufficiale con i saluti del Coordinatore nazionale della Notte del Liceo Classico, il professor Rocco Schembra.
Ci sono state alcune rappresentazioni teatrali: prima “Sicilia” con i ragazzi del progetto PCTO “In scena a scuola”, e poi “Enea e i volti del Mediterraneo”, dove Enea ha viaggiato attraverso il Mediterraneo contemporaneo così come lo conosciamo noi oggi, ripercorrendo la sua rotta verso Lavinium.
Successivamente alcuni studenti hanno partecipato a un dibattito cercando di rispondere alla domanda: “E’ possibile un futuro senza eserciti?”, e altre due studentesse hanno poi rivestito il ruolo di sirene in una performance di danza armoniosa ed elegante.
A seguire “Mare Nostrum, ciò che ci unisce: oggi come ieri sulla rotta di Odisseo” dove gli studenti hanno rappresentato il viaggio di Odisseo, attraverso il Mediterraneo, dando voce alle ancelle rimaste bloccate ad Itaca, parlando della condizione delle donne di ieri e di oggi.
Un’altra classe ha invece realizzato uno spettacolo variegato, con poesie, canzoni e balli, dal titolo “Mediterraneo Nostro”, preceduto da un’altra emozionante esibizione in cui una studentessa, accompagnata da altri due ragazzi, ha cantato “Hallelujah”, di Leonard Cohen.
In seguito, Erodoto ha incontrato il giornalista polacco Ryszard Kapuściński, autore di “In viaggio con Erodoto”, titolo dello spettacolo, e insieme si sono confrontati sui temi delle loro opere, sul viaggio come scuola di vita, hanno poi lasciato la parola alle muse.
Dopo, il pubblico ha potuto assistere al coro “Catulli Musici” che ha cantato alcuni brani di Omero, Virgilio e Ovidio.
In un’altra aula dell’istituto si è tenuta l’escape room sul tema “Mirabilia: le meraviglie del Mediterraneo” e la presentazione di “Odissee: anime vaganti”, un viaggio attraverso le emozioni con la lettura di testi poetici latini e la loro analisi e reinterpretazione in chiave moderna, per poter parlare di tematiche attuali, mettendo anche in scena alcuni dei testi.
A chiusura dell’evento c’è stata la drammatizzazione del frammento 168b V. di Saffo.
In questa serata così speciale e ricca, gli studenti del Liceo Catullo hanno avuto la splendida occasione di realizzare l’incontro tra i loro talenti, le loro passioni personali e la loro arte, con i valori della cultura classica mediterranea che studiano tra i banchi di scuola ogni giorno.
Si sono presi l’incarico di mantenere, comunicare e rinnovare il nostro patrimonio culturale, ricco e prezioso come poche cose lo sanno essere.
In un’epoca in cui si dà tutto per scontato e in cui nonsi riesce più ad apprezzare ciò che si ha sotto il proprio naso, il Liceo Catullo, insieme agli altri licei d’Italia, è riuscito a ricordarci cosa significa essere mediterranei.
(Carlotta Petrilli)