Due cani pericolosi, un pitbull maschio e una amstaff femmina, da anni vagano indisturbati nella zona aggredendo i passanti e un anno fa hanno addirittura sbranato un altro cane.
Sopra il pitbull maschio e sotto la amstaff femmina mentre vagano in strada
Accade in via degli Ulivi a Fonte Nuova ed è una vicenda nota a tutte le istituzioni, tant’è che a gennaio scorso il Comune di Fonte Nuova ha ordinato alla proprietaria di realizzare tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza dell’area in cui custodisce i cani entro 30 giorni (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Di tempo ne è trascorso cinque volte tanto, ma la situazione non sembra cambiata.
Carlotta Pettigli insieme a Cesare, il cane corso ucciso dai due animali pericolosi
A segnalarlo alla redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv è Carlotta Pettigli, 49 anni, residente in un’abitazione con terreno in via degli Ulivi e proprietaria di Augusto, cane corso di 2 anni e mezzo, e di Cesare, un corso di 18 mesi sbranato il 7 agosto 2024 dai due cani pericolosi.
“Ieri mattina (martedì 10 giugno, ndr) – racconta Carlotta Pettigli – alle 11,30 circa sono scappati per l’ennesima volta da un buco nella recinzione della signora e sono arrivati al cancello di casa mia. Io ho chiuso subito le feritoie con lastre di ferro, poi la proprietaria è uscita e li ha riportati nel terreno.
Se ci fosse stato un passante cosa sarebbe successo?”.
Il pitbull esce dalla recinzione; sotto il buco attraverso il quale i cani pericolosi continuano ad uscire
Una domanda senza risposta che riporta Carlotta Pittigli alla mattina del 7 agosto 2024 quando i due cani fuggirono passando da un buco nella recinzione, raggiunsero il cancello della sua casa e azzannarono al collo Cesare che aveva infilato la testa tra le sbarre.
Il pitbull maschio e la amstaff femmina lasciarono la morsa soltanto quando il cane corso esalò l’ultimo respiro sotto gli occhi atterriti della padrona che tentò invano di sottrarlo alle grinfie dei due animali pericolosi.
“Quei cani hanno fame, riescono a strappare la catena e a fuggire in strada – si sfoga Carlotta Pettigli – Ieri ho chiamato sia la Polizia Locale che il 112: ancora sto aspettando l’arrivo di una pattuglia”.
La situazione di via degli Ulivi era ben documentato dall’ordinanza numero 1 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA – firmata il 31 gennaio scorso dal dirigente del Settore Urbanistica ed Edilizia Privata Daniele Cardoli.
Con l’atto il Comune aveva imposto alla proprietaria dei cani di ripristinare la recinzione esterna e detenere i cani in un’area ridotta nei pressi dell’abitazione debitamente recintata.
Uno dei buchi sulla recinzione chiuso coi sassi
Secondo le prescrizioni dell’amministrazione, la recinzione avrebbe dovuto essere alta minimo due metri con rete elettrosaldata e adeguatamente sostenuta da pali infissi nel terreno perimetrando un’area di almeno 30 metri quadrati che possono essere aumentati avendo la donna a disposizione molto terreno.
Inoltre era previsto che l’area a ridosso dell’abitazione fosse attrezzata con due cucce rimovibili lavabili e disinfettabili, ombreggiata con telo sospeso e/o piante ad alto fusto, mangiatoie e abbeveratori antiribaltamento. Inoltre l’ordinanza aveva stabilito che in caso di spostamenti gli animali devono essere sempre condotti con museruola e guinzaglio.
Dagli accertamenti effettuati dal Dipartimento di Prevenzione del Servizio Veterinario-Igiene allevamenti e produzioni zootecniche di Monterotondo, è emerso che un cane è della proprietaria di casa e l’altro è della madre, entrambi regolarmente iscritti con chip all’Anagrafe canina.
Negli ultimi due anni e mezzo i vicini residenti hanno più volte allertato i veterinari a seguito di aggressioni.
Nel corso dei sopralluoghi gli ispettori Asl hanno verificato che la recinzione dell’ampio terreno intorno a casa presenta vari pertugi spesso causati dal passaggio di animali selvatici come i cinghiali.
In particolare il 7 ottobre 2022 un cane era stato rinvenuto in strada dalla Polizia Locale e riconsegnato alla proprietaria.
Il 12 ottobre 2022 era stato rinvenuto un cane investito e un altro vagante da parte delle guardie zoofile dell’associazione di protezione ambientale “Guardia Rurale Ausiliaria-Nogra”, organizzazione di volontariato onlus costituita da operatori della vigilanza ittica, venatoria, ecoambientale, zoofila convenzionata con la Asl Roma 5 di Tivoli (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
In quell’occasione le guardie zoofile sanzionarono la donna, ma il 12 ottobre 2022 furono di nuovo chiamati dai residenti e ritrovarono un cane investito e un altro vagante.
Stessa situazione fu documentata il 7 e l’8 settembre 2023 dalle guardie zoofile dell’associazione “Nogra” che ritrovarono il pitbull in strada.
Il 7 agosto 2024, in occasione dell’uccisione di Cesare, un verbale di denuncia orale da parte dei Carabinieri di Monterotondo e un verbale di contestazione della Asl che decise di sottoporre a sequestro fiduciario l’animale morsicatore.
Il 20 agosto 2024 fu la Polizia Locale ad elevare il verbale di accertamento di violazione, sempre i vigili urbani l’8 gennaio scorso a multare la proprietaria.
Infine il 28 gennaio scorso la Polizia Locale ha accertato le condizioni della recinzione esterna, con numerosi punti di vulnerabilità nella capacità di contenimento.
“Non capisco perché la situazione è sempre la stessa – conclude Carlotta Pettigli – fanno tutti scaricabarile e non so più a chi rivolgermi perché le istituzioni sono inesistenti.
La proprietaria chiude i buchi sulla recinzione con dei sassi che i cani spostano facilmente.
Mi rivolgo al nuovo sindaco Umberto Falcioni: ci deve scappare un altro cane ucciso per mettere fine a questa storia?”.