GUIDONIA - “Antonio Achilli: dai bozzetti agli affreschi”, mostra d’arte al Museo

L’evento curato dalla professoressa Lucrezia Rubini

Sarà inaugurata sabato 13 settembre alle ore 17 nel prestigioso Museo Archeologico “Rodolfo Lanciani” di Montecelio la mostra d’arte “Antonio Achilli: dai bozzetti agli affreschi” dedicata al pittore, disegnatore e decoratore attivo dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta.

La mostra d’arte su Antonio Achilli (Roma 1903-1993) sarà aperta fino a domenica 21 settembre con circa 150 opere di quattro Collezioni private, una di oltre 50 opere, olio su tavola, olio su tela e disegni del nipote di Antonio Achilli, il Signor Massimo Montani.

Le altre tre Collezioni sono: 44 “bozzetti” della Collezione del Signor Stefano Tartaglia di Bassano del Grappa; altri “cartoni” delle Collezioni di Placido Scandurra e Lucrezia Rubini, relativi ad opere d’arte realizzate dall’artista.

Le opere messe a disposizione dai collezionisti, offre un panorama ampio ed esaustivo per ricostruire la ricerca e il lavoro pluridecennale condotto da Antonio Achilli come affrescante di chiese e residenze di tutto il mondo. La mostra ha come unico sponsor la “Lanterne Rosse s.r.l.”, il Patrocinio gratuito della Città di Guidonia Montecelio, la curatela critica della professoressa Lucrezia Rubini, l’organizzazione dell’Associazione Culturale “La cera di Dedalo” presieduta dall’architetto Giorgio La Bianca.

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Si tratta di un’occasione unica per rivalutare l’artista Antonio Achilli, presente a Guidonia presso l’abside del Santuario della Madonna di Loreto, dove è stato raffigurato l’hangar, la piazza del comune e gli edifici adiacenti allora esistenti (nel 1937), oltre ad essere presente con storie di santa Sinforosa, presso la chiesa della tenuta della famiglia Todini a Setteville di Guidonia.

Le opere in mostra permettono di ricostruire tutto il percorso artistico dell’artista Achilli, corroborando quanto già realizzato nella mostra, con relativo catalogo, già tenutasi a Guidonia dal 18 al 28 ottobre 2007, grazie anche ad ulteriori indagini condotte dalla studiosa dell’artista, Lucrezia Rubini e ai preziosi documenti messi a disposizione dal nipote dell’artista, il signor Montani, aprendo la città di Guidonia Montecelio alla scoperta di questo grande artista, che vi ha lasciato una sua preziosa testimonianza.

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Le collezioni in questione, infatti, hanno un valore specifico per rileggere e rivalutare un artista di grande spessore, vittima di “damnatio memoriae”, a cui va riconosciuto un valore specifico non solo per Guidonia Montecelio e Roma, ma nel panorama artistico internazionale, tra gli anni Trenta e Quaranta, quando ha lavorato in chiese e residenze in tutto il mondo, testimoniato dai bozzetti e cartoni, mentre le opere da cavalletto permettono di ripercorrerne una ricerca più intimista e familiare: su tutto è illustrazione nel catalogo critico, di 128 pagine, a cura di Lucrezia Rubini.

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