Ha terminato il periodo di inserimento quasi un anno e mezzo fa e al suo posto dovrebbero subentrare altre donne aventi diritto e in fuga dalla guerra.
Ma lei non vuole saperne di lasciare libero l’alloggio, anzi ha anche assunto atteggiamenti aggressivi nei confronti delle operatrici.
Il caso emerge dall’ordinanza numero 12 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA – firmata oggi, martedì 25 novembre, dal sindaco di Monterotondo Riccardo Varone.
Col provvedimento viene imposto alla signora N.N.J. di lasciare libero immediatamente l’appartamento sito nello stabile di via 6 Giugno gestito dall’ETS “Arci Roma APS” destinato al progetto denominato “SAI Ordinario”, il principale programma di accoglienza e integrazione internazionale per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale in Italia finanziato con fondi del Ministero dell’interno.
Dall’ordinanza si evince che la donna è inserita nel progetto gestito da “Arci Roma APS” per 40 posti complessivi e che gli inserimenti delle beneficiarie hanno una durata temporale prescritta normativamente al termine della quale le donne debbono uscire dal progetto e lasciare gli appartamenti.
In particolare, N.N.J. ha terminato il periodo di inserimento il 18 giugno 2024 con la prescrizione di abbandonare l’appartamento, tuttavia la donna ha rifiutato di aderire a tutte le progettualità proposte dal Servizio Politiche Sociali per essere supportata nel processo di acquisizione dell’autonomia lavorativa ed abitativa.
Per questo il 29 agosto scorso, a seguito delle ripetute mancate adesioni ai progetti proposti, i Servizi Sociali hanno intimato alla migrante il rilascio dell’appartamento di via 6 Giugno, in quanto è destinato all’ingresso di altre beneficiarie inviate dal Servizio Centrale del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Risultati?
Nessuno, N.N.J. non ha ottemperato alla richiesta.
Come se non bastasse, martedì scorso 18 novembre, durante una visita di monitoraggio effettuata da due operatrici del progetto di “Arci Roma Aps”, la donna ha assunto atteggiamenti aggressivi, tanto da costringere le operatrici ad abbandonare l’appartamento e collocare in protezione l’altra inquilina del progetto, al fine di evitare possibili situazioni di rischio.
Nell’ordinanza il sindaco Riccardo Varone evidenzia che è necessario ed urgente ripristinare la legalità violata dalla occupazione abusiva dell’alloggio: in caso di mancato spontaneo rilascio dell’appartamento da parte dell’occupante sarà necessaria l’esecuzione forzata con l’intervento delle forze pubbliche.






























