Tenere un cane legato a una catena è una delle pratiche più crudeli e disumane ancora diffuse in alcune realtà italiane.
Accade anche a Tivoli, dove i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia Montecelio hanno scoperto un meticcio legato ad un albero all’interno di un terreno e sanzionato il proprietario con un verbale da mille euro.
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, tutto è accaduto lunedì scorso 24 novembre.
Al Comando dell’Arma di viale Roma è giunta la segnalazione di una delle responsabili dell’associazione animalista “I Mici Di Lory” circa la presenza di un cane meticcio maschio legato ad un albero a fune e catena in un terreno ubicato in via Quintilio Varo privo di ripari adeguati contro freddo e pioggia.
Giunti sul posto insieme ai veterinari della Asl Roma 5, i Carabinieri Forestali hanno rintracciato il proprietario dell’area, un 70enne italiano residente a Tivoli, e attraverso quest’ultimo il proprietario del cane.
Si tratta di un cittadino romeno di 53 anni che si è giustificato sostenendo di averlo legato a catena per evitare che il meticcio fuggisse e creasse problemi alla circolazione stradale e alle persone.
Una versione che non ha evitato all’uomo una sanzione amministrativa da mille euro prevista dall’articolo 10 comma 2 della Legge 82/2025, meglio nota come “Legge Brambilla”, in vigore dal primo luglio 2025, che vieta di tenere i cani e gli animali d’affezione legati alla catena «o a qualsiasi altro strumento di contenzione che ne limiti la libertà di movimento in modo continuativo».
Da successive verifiche i Carabinieri Forestali hanno accertato che il cane era in buone condizioni, ma privo di microchip.
Anche per questo il meticcio è stato affidato in custodia all’associazione “Canidonia” di Guidonia per l’eventuale adozione.































