Ma la manifestazione, organizzata dalle associazioni ambientaliste con l’adesione del comune di Fonte Nuova e dei consiglieri comunali del Movimento cinque stelle di Guidonia, ha però ottenuto una scarsa partecipazione di cittadini.
Una cinquantina di persone che hanno percorso tutta la strada che costeggia la “maestosa montagna de monnezza”, per arrivare all’inizio della strada asfaltata che porterà al Tmb, se mai verrà aperto, sono un unico coro di voce: “Subito bonifica”. Ingente la presenza delle forze dell’ordine.
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“L’ipotetico risparmio per le casse comunale che l’apertura del Tmb ci consentirebbe non è sufficiente, ne paragonabile, al rischio per la salute pubblica che ne deriva – dice Fabio cannella, sindaco di Fonte nuova, nella foto sopra a sinistra accanto all’assessore Ibba – Noi stiamo lavorando per avviare una raccolta porta a porta spinta nel nostro territorio, questa è la nostra strategia”. “La situazione della falda acquifera è allarmante, e il pericolo è concreto anche per il territorio di Santa Lucia – spiega Donatella Ibba, assessore all’Ambiente di Fonte Nuova -, faremo presto delle analisi. Mentre tengo a ribadire che il nostro comune non utilizzerà mai questo impianto, se verrà autorizzato”.
Sebastiamo Cubbeddu, consigliere pentastellato di Guidonia sottolinea: “Qui la bonifica non è nemmeno iniziata, mentre è questo quello che noi chiediamo”. Stessa linea del Comitato di risanamento ambientale guidato da Umberto Calamita: “Protestiamo contro la Regione Lazio che ancora discute per autorizzare un impianto illegittimo e ormai inutile visto che tutti i comuni si stanno ormai adoperando per ridurre la percentuali di rifiuti indifferenziati”.
Una battaglia che promettono di portare avanti, mentre la data per la conferenza dei servizi che si dovrà pronunciare sull’autorizzazione all’impianto non è stata ancora fissata.
Ve. Al.
