Messe al sicuro 26 coppe, 114 gagliardetti e 34 foto in cornice che racchiudono la storia più recente, dal 1950 in poi, della società di calcio le cui maglie, amaranto e blu, hanno rappresentato la città di Tivoli sui campi di calcio, nei settori giovanili e nelle categorie superiori fino alla serie C2 negli anni d’oro della squadra al cui vertice c’era il patron Serafino Caucci. Che oggi fa l’assessore al Comune di Tivoli.
I trofei recuperati saranno conservati in una stanza di Palazzo San Bernardino situata al piano del sindaco. Purtroppo manca ancora il trofeo più prestigioso: la Coppa Italia-Attilio Ferraris di serie C, conquistata nella stagione 1947/48 e rubata da ignoti che poche settimane fa si sono introdotti nella struttura della Olindo Galli mettendo a soqquadro la sede del club.
Il furto per Palazzo San Bernardino diventa un’operazione di “salvataggio”: “Faccio appello a coloro che hanno salvato il prestigioso trofeo ed attualmente lo detengono, affinché lo consegnino all’amministrazione comunale – ha dichiarato Marta Passariello nella nota stampa diffusa dal Comune -. Vorremmo custodirlo insieme agli altri fino a quando la società sportiva tornerà ad essere in grado di raccogliere e custodire la sua dignità e la sua memoria storica. Crediamo che gli sportivi tiburtini ne sarebbero felici”.
Tivoli – Messi al sicuro i trofei della Tivoli 1919, ma manca ancora la Coppa Italia rubata
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