VIDEO Ecodistretto a Rocca Cencia, l’assessore Marino: “Basta allarmismi, nessun pericolo”

Assessore, i cittadini temono la creazione di una nuova Malagrotta

Non ci sarà né discarica né inceneritore. La raccolta differenziata, per farla diventare una risorsa, va trattata eliminando ilpiù possibile le impurtità per poi destinarla alle piattaforme di riciclaggi Conai, recuperando risorse per le casse comunali. Per questo servono gli impianti come questo. L’ecodistreto sorge in un ottica green e non tratterà l’indifferenziato, cosa che oggi invece accade a Rocca Cencia.

 

Che rifiuti tratterà?

Sarà unicamente a servizio della raccolta differenziata, quindi plastica, vetro, cartone e cartoncino. L’ecodistretto diventerà un’azione di riqualificazione dell’impianto industriale attuale, visto anche che, con l’aumento della raccolta differenziata, avremo sempre meno bisogno di impianti che trattano il rifiuto tal quale, in linea con quello che che si fa in tutta Europa.

 

La raccolta differenziata, così com’è, appare però fallimentare con i cassonetti pieni e talvolta contenenti materiali diversi

Non è fallimentare, il porta a porta certo permette una maggiore differenziazione che arriva anche al 60%, dove c’è lo stradale si arriva anche al 45%. Consideriamo che ci sono ancora altri cinque municipi che devono partire. Il porta a porta ha costi maggiori, non possiamo pensare che tre milioni di persone partano subito con questo modello. L’intenzione è di estende la differenziata a tutta la città e progressivamente allargare il porta a porta.

 

In un primo momento il presidente di Ama, Daniele Fortini, parlò di un impianto destinato unicamente alla raccolta dei materiali. Poi è spuntato fuori il biodigestore. Perché?

L’umido è una risorsa che rinasce come “compost” destinato all’agricoltura. Per fare questo serve un impianto di compostaggio, come quello che abbiamo anche in alcune case, solo che questo sarà a livello industriale. Il biodigestore servirà unicamente a raccogliere il metano che si crea con questo trattamento. Non è assolutamente inquinante.

 

Perché non fare chiarezza da subito con i residenti?

Li sto incontrando. Lo scopo è di informare e rassicurare i cittadini, evitando così che si creino leggende metropolitane prive di fondamento.

 

Nel frattempo si sono organizzati per una nuova manifestazione, il 21 marzo. Che ne pensa?

Mi lascia perplessa perché ho avuto modi di parlare con una delegazione la scorsa settimana in Campidoglio, visto che stavano protestando li fuori e abbiamo fissato un nuovo incontro. Ora, fare una manifestazione non mi sembra proprio in linea con il “dialogo”. Cosa che l’amministrazione ha sempre cercato di fare. Staremo a vedere.

 

Veronica Altimari

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