A Tivoli la “Rocca multitasking”

E’ uno dei simboli dell’antica Tibur. E’ uno dei luoghi tiburtini in grado di attirare l’attenzione di visitatori. La location in questione è la Rocca Pia, realizzata per volontà di Papa Pio II. Il pontefice per costruire la nuova struttura si affidata ad un gruppo di architetti fiorentini, abili nel realizzare un avamposto militare. L’obiettivo è disporre di una maggiore vigilanza sul territorio e controllare le vie d’ingresso. Solo successivamente, il cardine Ippolito d’Este realizza le Scuderie e lo scenario urbanistico tiburtino muta. Nel periodo napoleonico, invece, la struttura si trasfuma in una caserma prima e, poi, in un carcere. Tale utilizzo non cambia neppure con la nascita nel nuovo Regno d’Italia. Fino al 1960 del Secolo Breve Rocca Pia, edificata dal papa, resta un carcere. La peculiarità della fortezza è stata quella di “funzionare” in modo differente e quasi contemporaneamente. La possiamo, quindi, definire una struttura  multitasking. Rammentiamo, inoltre, che la Rocca Pia in costruzione viene rappresentata da Andrea Mantegna negli affreschi della Camera degli Sposi del Castello di San Giorgio di Mantova.

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Fernando Giacomo Isabella

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